Singole aziende cinesi inquinano più di intere nazioni appartenenti al G20
27 Ottobre 2021 06:00
In breve:
- Ci sono aziende cinesi che inquinano più di Paesi appartenenti al G20
- Il solo colosso della siderurgia China Baowu emetterebbe più CO2 del Pakistan e oltre due terzi di quella riconducibile all’Italia
- I dati li riporta Bloomberg in un lungo approfondimento pubblicato sul proprio sito
- Senza la Cina ogni accordo sul clima rischia di non portare ai risultati sperati
Pochi giorni fa Bloomberg ha dedicato una approfondita e curatissima infografica dell’impatto del tessuto industriale cinese sull’inquinamento mondiale. I dati parlano di una nazione che, da sola, può decidere le sorti dei livelli di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera con aziende aventi una dimensione in grado di spostare gli equilibri più di interi Paesi occidentali.
Aziende che inquinano come interi Paesi
Nell’analisi di Bloomberg si spiega come i livelli di inquinamento della Cina sono talmente elevati che è sufficiente prendere in considerazione alcune delle società più grandi della nazione per replicare le emissioni di interi Paesi esteri. Un esempio? China Baowu, azienda leader mondiale nella produzione dell’acciaio, nel 2020 ha immesso nell’atmosfera più CO2 dell’intero Pakistan. Parliamo di 196 milioni di tonnellate di CO2 (l’Italia raggiunge le 287). Per dare un’altra idea, China Baowu supera anche Belgio e Austria sommate.
Non solo. Prendendo la China Petroleum & Chemical, che è una delle sussidiarie del colosso petrolifero Sinopec, si registrano più emissioni di CO2 rispetto al Canada, che già di per sé si classifica tra i primi posti per l’emissione di gas serra. Per poter pareggiare i conti bisogna sommare alle emissioni del Canada anche quelle della Spagna.
La Petrochina Company limited ha invece registrato 881 milioni di tonnellate di CO2 emesse, più del Vietnam e della Corea del Sud combinate. La Saic Motor Corporation, altra azienda cinese, nel 2020 ha emesso 158 milioni di tonnellate di CO2, paragonabili a quelle dell’Argentina.
La Cina è il Paese che emette più CO2
Intorno all’anno 2000 la crescita economica cinese si è accompagnata ad un notevole incremento delle emissioni di anidride carbonica (collegate anche alla dinamica demografica), portando Pechino a sorpassare le emissioni di tutta l’Europa (non l’Unione europea, proprio tutti i Paesi del continente europeo, Russia ovviamente esclusa) intorno al 2004 e quelle degli Stati uniti nel 2006. Da oltre quindici anni la Cina è quindi la nazione più inquinante del mondo, di gran lunga.
Basti pensare che nemmeno sommando Stati uniti ed Europa si giunge alle quasi 10 miliardi di tonnellate di CO2 emesse ogni anno. Chiaramente il raffronto in termini assoluti lascia spazio all’interpretazione, in proporzione alla popolazione l’inquinamento della Cina appare più in linea con quello dei Paesi occidentali. Resta tuttavia il discorso principale: senza un’azione concreta della Cina verso la riduzione delle emissioni qualsiasi provvedimento preso nel resto del mondo rischia di non sortire gli effetti sperati.
Prima della pandemia Pechino responsabile di oltre un quarto delle emissioni
Un’altra delle statistiche pubblicate a riguardo è quella del Rodhium Group, secondo cui la Cina sarebbe stata responsabile dell’emissione del 27% dei gas serra complessivi nel 2019. Al secondo posto gli stati uniti con solo 11% e poi l’India con 6,6%. Al di là di ciò, il dato è rilevante perché, se fosse reale, la Cina emetterebbe la stessa quantità di CO2 di Stati uniti, India, Unione europea e Indonesia messe insieme. Un dato che rafforza la riflessione del paragrafo precedente.
Ma non ci sono solo le aziende cinesi
Sarebbe comunque scorretto e non aderente alla realtà limitarsi ad analizzare le sole aziende cinesi. Nel 2019 il Guardian aveva stilato una classifica delle venti società che dal 1965 in poi avevano inquinato di più. Le aziende cinesi si stanno affacciando alla classifica ma i grandi nomi sono altri. Al primo posto si trova Saudi Aramco con 59,26 miliardi di tonnellate di CO2 emesse, seguita da Chevron con 43,35 miliardi e Gazprom con 43,23. Poi si trovano Exxonmobil con 41,90, La compagnia statale petrolifera Iraniana con 35,66 miliardi e la BP con 34,02. PetroChina è più indietro a “sole” 15,63 miliardi di tonnellate. Insomma le aziende cinesi non sono certo le uniche a provocare l’inquinamento sul pianeta Terra.
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