COP26, l’India posticipa di vent’anni l’azzeramento delle emissioni
02 Novembre 2021 06:00
In breve:
- Boris Johnson ha paragonato i leader mondiali a dei James Bond chiamati a trovare una soluzione
- Il presidente Xi Jinping non si presenterà e ha lasciato una lettera in cui non è contenuto nessun nuovo impegno per il clima
- Il Segretario generale dell’Onu Guterres ha detto che il mondo considera la natura come un gabinetto, e non solo
- L’India posticipa di vent’anni l’obiettivo di neutralità climatica, spiazzando l’occidente
- Si sono registrati circa 400 jet privati in arrivo in Scozia da tutto il mondo, un elemento da segnalare quando si tratta di Conferenza sul clima
Dopo il prologo di domenica 31 ottobre, ieri la COP26 è entrata nel vivo. Tutti i più grandi leader mondiali (eccetto Vladimir Putin e Xi Jinping) si sono recati a Glasgow (in jet privato) per cercare di trovare un accordo condiviso sulla lotta al cambiamento climatico. La prima giornata, sebbene abbia visto principalmente uno scorrere inesorabile di discorsi di intenti, ha già lasciato qualche elemento di riflessione. Nelle prossime righe un diario della primo giornata di COP26.
Boris Johnson ha esordito citando James Bond
Non ha disatteso le aspettative il primo ministro inglese Boris Johnson, che si è lanciato in apertura del proprio discorso in una citazione a James Bond: “Benvenuti alla COP, benvenuti a Glasgow e in Scozia, della quale il più famoso figlio della cultura cinematografica è certamente un uomo chiamato James Bond […] Noi siamo nella sua stessa posizione, miei colleghi leader mondiali, la posizione di James Bond”. Per Boris Johnson la Conferenza delle parti di Glasgow rappresenta i “minuto che precede la mezzanotte della lotta contro il cambiamento climatico”.
Xi Jinping non si presenterà
Come largamente anticipato, il presidente cinese Xi Jinping non sarà a COP26. I rappresentanti della delegazione di Pechino avrebbero spiegato come Xi sia attualmente impegnato in vista della prossima plenaria del Partito Comunista che si terrà tra l’8 e l’11 novembre e durante la quale dovrà ricevere un nuovo mandato alla guida della superpotenza rossa. Xi Jinping non ha nemmeno mandato un video, come invece ha fatto al G20 di Roma, limitandosi ad una dichiarazione scritta che verrà pubblicata nelle prossime ore sul sito della COP26. Traspare comunque delusione a riguardo. All’interno della dichiarazione Xi avrebbe chiesto alle nazioni sviluppate di supportare i Paesi in via di sviluppo nel fare meglio contro il riscaldamento globale, invitando tutte le nazioni a “combattere in maniera comune il cambiamento climatico”.
Guterres ci va giù pesante
Dopo essersi lamentato dell’esito del G20 di Roma, il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres non ha risparmiato dure parole ai presenti all’assemblea inaugurale della COP26. “Basta brutalizzare la biodiversità, ucciderci da soli con il carbonio, trattare la natura come un gabinetto, bruciare e trivellare e scavare sempre più a fondo”. E ancora: “Ci stiamo scavando la tomba”. Il problema èp anche una mancanza di credibilità dei leader: “C’è un deficit di credibilità e un surplus di confusione sugli obiettivi relativi alla riduzione delle emissioni e il raggiungimento della neutralità climatica”. Insomma Guterres ha voluto esortare i presenti ad accelerare sul tema. Un atteggiamento che lascia trasparire insofferenza e una carenza di ottimismo sul prosieguo delle trattative.
L’India azzererà le emissioni… nel 2070
Il primo ministro Narendra Modi ha tenuto a specificarlo. Anche l’India concorda con Stati uniti, Unione europea e Cina sull’azzeramento delle emissioni nette di gas serra. Solo ci metterà qualche tempo in più. A COP26 l’India, la nazione più popolosa del mondo, ha così spiazzato i delegati: raggiungerà la neutralità climatica entro il 2070, ovvero ben vent’anni dopo quanto promesso dai Paesi occidentali. Non esattamente un lasso di tempo breve, che sposta avanti di mezzo secolo l’intervallo di tempo in cui la sua economia riuscirà a non emettere più gas serra di quanto non ne sarà in grado di assorbire. Modi non si è fermato qui. Ha anche spiegato il suo punto di vista: de carbonizzare un’economia come quella indiana richiederà investimenti per migliaia di miliardi di euro (o dollari, le cifre sono talmente elevate da rendere irrilevante la differenza), quindi le economia mondiali più sviluppate dovranno aiutare quelle più arretrate tramite la predisposizione di corposi fondi per il clima.
I leader si spostano in jet privato
Mappe aree in tilt sui cieli di Glasgow: troppi velivoli da registrare e tracciare. Secondo alcune ricostruzioni nelle ultime ore si sarebbe registrato l’arrivo nella principale città scozzese di oltre 400 jet privati. Sono i mezzi di trasporto dei “potenti” del mondo giunti alla Cop26. Secondo alcune stime questi aerei privati emetteranno circa 13mila tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera, pari all’inquinamento annuale di oltre 1.600 britannici in un intero anno. Tra questi anche il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson, così come l’americano Joe Biden e il coreano Moon Jae-In. Questi sono comunque solo i leader citati dalle testate nazionali internazionali: non sarebbe da escludere che altri leader provenienti dal G20 di Londra abbiano optato per un mezzo di trasporto “più esclusivo” rispetto ad un aereo di linea per raggiungere Glasgow.
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