Vita breve e riparazioni complicate: il futuro degli auricolari bluetooth
10 Febbraio 2022 06:00
Da qui al 2026 circa 750 milioni di auricolari bluetooth cesseranno di funzionare: dalla costruzione complicata e difficili da riparare, questi prodotti pongono delle serie incognite sulla gestione dei rifiuti elettronici di dimensioni ridotte
Il breve ciclo di vita e l’esplosione delle vendite degli auricolari wireless porta ad uno scenario ben preciso: una elevata quantità di rifiuti elettronici difficili da gestire, nonché centinaia di milioni di prodotti dalle riparazioni complicate. Ecco il punto degli esperti e le ricerche delle testate internazionali.
Centinaia di milioni di auricolari fuori uso
Stando alle stime pubblicate dal Financial Times, nel 2026 si raggiungerà il primo decennio dal rilascio della prima generazione di auricolari senza fili. Alla fine di questo periodo circa 750 milioni di cuffie prodotte da Apple, Samsung e altre compagnie probabilmente cesseranno di funzionare, diventando inutilizzabili. Questa massa di plastica, rame e circuiti passeranno dall’essere dispositivi ad alta tecnologia a spazzatura elettronica. Come sottolineato sempre dal Financial Times, delle 54 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici generati a livello globale nel 2019, meno di un quinto può essere riciclato realmente.
La conformazione di questi auricolari senza fili rende ancor più difficile il processo di riciclo. Le criticità non sono finite qui. Le stime di Counterpoint research riportano come negli ultimi anni il mercato degli auricolari abbia visto aumentare la quota di società minori: un risultato legato al libero mercato, certo, ma che porteranno al proliferare di standard differenti e alla moltiplicazione di diverse componenti da gestire.
Zero su dieci in riparabilità
Gli esperti in riparazioni di “iFixit” hanno assegnato un punteggio di zero su dieci in “riparabilità” agli auricolari wireless. Ciò significa che in una classificazione standard questi prodotti sembrano essere ideati tutt’altro che per essere riparati o per durare nel tempo. Un elemento che riduce inevitabilmente le prospettive di riciclo per questa tipologia di prodotto, portando a dover considerare un aumento dei rifiuti elettronici di dimensioni contenute nei prossimi anni.
Durata variabile
La durata di questi dispositivi nel tempo è tra l’altro poco determinata. Sul New York Times un approfondimento riflette sul fatto che lo “stesso paio di cuffie che potrebbe funzionare per due anni ad una persona, per un’altra potrebbe raggiungere anche i quattro anni”. E ancora: “Quando realizzi che gli auricolari da 200 dollari tanto amati potrebbero sopravvivere soltanto tre anni ad un utilizzo quotidiano, potrebbe sembrarti come ricevere un pugno nello stomaco”.
Sostituzione delle batterie problematica
Diverse società private hanno sviluppato un loro protocollo (alternativo a quello ufficiale delle grandi case produttrici) per la sostituzione delle batterie all’interno degli auricolari wireless. Il processo è estremamente complicato, in quanto è necessario entrare all’interno dei prodotti, spesso con un diametro inferiore ad un centimetro. L’operazione di sostituzione è quindi delicata e richiede un livello di professionalità elevato e decisamente non comune.
I consigli degli esperti
Come sottolineato dagli esperti, ci sono alcuni semplici trucchi da applicare per poter allungare la vita degli auricolari: evitare di esporre i prodotti a temperature estreme, spegnere gli auricolari quando non li si utilizzano e non lasciarli attaccati alla corrente elettrica ad oltranza (anche quando segnalano già una carica completa). Sempre secondo gli esperti, una buona condotta potrebbe essere quella di mantenere il livello di ricarica tra il 30% e il 70%, senza eccedere al ribasso e al rialzo.
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