Droni, robot contadini e centraline intelligenti contro crisi energetica e ambientale
15 Marzo 2022 05:14
In principio furono fotovoltaico e biogas. Ora si parla di droni terrestri, aerei a guida satellitare, centraline meteo di ultima generazione, smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi, sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza, robot contadini.
Il mondo dell’agricoltura si conferma assolutamente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Una strada sempre più indispesabile per far fronte alla pesante crisi energetica e ambientale che sta investendo anche l’Italia.La rivoluzione hi-tech nei campi è stata protagonista alla Fieragricola di Verona.
Il robot vignaiolo
Un esempio è “Ted”, il robot contadino alto due metri e del peso di 1.600 chili, collegato a una guida satellitare e capace di eseguire diverse operazioni colturali nei vigneti. “Si tratta – spiega Coldiretti – di un robot green, 100% elettrico con accumulatori di energia in batterie al litio, innovativo e sostenibile, che può essere impiegato con pendenze fino al 30% per le principali attività lungo i filari, dal diserbo meccanico all’antispollonatura, e può lavorare 8 ore senza fermarsi sui terreni più diversi, da quelli più argillosi a quelli sabbiosi”.
La centralina tuttofare
Ma con i cambiamenti climatici in corso è sempre più importante tenere sotto controllo precipitazioni, temperature e umidità.
Per farlo è stata inventata la centralina meteo LoRain, che consente un monitoraggio tempestivo dei dati per pianificare irrigazioni, lavoro nei campi, far scattare allerte per possibili invasioni di insetti nocivi e ottenere previsioni meteo localizzate altamente affidabili, con tecnologia e sensori virtuali per la velocità del vento.
La fototrappola contro i parassiti
Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo, Coldiretti ha presentato “Smart Trapp iScout”, trappola con un sistema fotografico ad alta risoluzione, combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture, con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori.
Il problema connessione per un agricoltore su tre
La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale, pari al del 3-4% del totale, per un valore complessivo del settore di 650 milioni di euro.
“Ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big data analytics e del cosiddetto “internet delle cose”. Occorre, però, colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi una famiglia su tre (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata”.
La guerra e i rincari: conto da 8 miliardi
In queste settimane il modo agricolo è anche alle prese con i pesanti rincari di materie prime ed energia dovuti alla guerra in Ucraina. «L’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno scorso – chiarisce l’associazione – che mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione nazionale, ma anche gli approvvigionamenti alimentari di 5 milioni di italiani che si trovano in una situazione di indigenza economica. Dall’inizio del conflitto si è verificato un balzo medio di almeno un terzo dei costi di produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche».
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