Pandemia e tecnologia fanno decollare i pagamenti digitali: 327 miliardi di euro nel 2021

30 Marzo 2022 13:00

Nonostante lo stop al cashback di Stato, anche nel secondo semestre del 2021 i pagamenti digitali in Italia hanno continuato a crescere, raggiungendo quota 327 miliardi di euro a fine anno (+22% sul 2020).
I pagamenti con carte contactless, con un valore di 126,5 miliardi, si confermano i preferiti dagli italiani per effettuare acquisti in negozio, mentre, sono in forte ascesa i pagamenti da smartphone e oggetti indossabili (wearable), che superano i 7 miliardi di euro, raddoppiando il loro valore e registrando la maggior crescita del comparto.
Nel complesso, la penetrazione dei pagamenti elettronici sui consumi delle famiglie sale a quota 38%, con una crescita di 5 punti percentuali.

E’ la fotografia che emerge dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasione del convegno “Innovative Payments: the new normal”.
A fronte di questi risultati positivi, però, “è peggiorato il divario nei confronti degli altri Paesi europei in quanto a transazioni pro-capite”, evidenzia il responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Alessandro Perego, segnalando che l’Italia è scesa al 25esimo posto (su 27) nella classifica continentale.

CRESCITA ANCHE SENZA IL CASHBACK DI STATO
Il secondo semestre del 2021, evidenzia il rapporto, ha perso uno dei driver della crescita rilevata nei primi sei mesi dell’anno: l’iniziativa del cashback (adottata da quasi 9 milioni di italiani, circa il 18% della popolazione maggiorenne) è, infatti, stata inizialmente sospesa e poi definitivamente cancellata dal governo, a favore di misure di incentivo per i commercianti.
In questo contesto, però, gli italiani hanno dimostrato il cambio di passo definitivo nei confronti della digitalizzazione: anche senza incentivi, i pagamenti digitali continuano a crescere con la stessa forza anche nella seconda metà dell’anno.
“Appare evidente come l’effetto combinato della pandemia (ovvero l’attenzione verso i metodi contactless e la necessità di sfruttare i pagamenti online) e degli incentivi ai consumatori abbia innescato un cambiamento di abitudini da parte degli italiani”, afferma Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments.
Analizzando i vari strumenti di pagamento, la crescita del contactless è stata resa possibile dalla diffusione delle carte e dei Pos abilitati, spinta dall’innalzamento del limite per i pagamenti senza Pin dai 25 ai 50 euro, e acuita dai timori legati al Coronavirus e al possibile contagio dovuto al contatto.
Quanto al successo di mobile e wearable è da ricondursi alla combinazione di fattori, quali, semplicità, velocità e utilità percepita nell’uso quotidiano.
Tra i trend da segnalare c’è anche il “Buy Now, Pay Later” (compra ora e paga dopo), cresciuto con un ritmo senza precedenti non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. Ci sono poi “le innovazioni che probabilmente vivremo più profondamente tra qualche anno e che si potranno basare su tecnologie potenzialmente rivoluzionarie, quali la blockchain e i distributed ledger, come il digital euro e le altre central bank digital currency”, evidenzia Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments.

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