Dopo oltre un anno e mezzo le tariffe di luce e gas tornano a scendere: ecco i prezzi

05 Aprile 2022 03:02

Le tariffe di luce e gas tornano a calare dopo più di un anno e mezzo.
L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti (Arera) ha pubblicato il nuovo aggiornamento delle condizioni economiche e contrattuali di tutela per il secondo trimestre 2022 relativo ai prezzi di fornitura di energia elettrica e di gas naturale.
Il costo delle tariffe luce monorarie ammonterà a circa 0,3102 euro per kWh di consumo. Si registra una riduzione del 10,2% per la spesa complessiva della componente energia rispetto allo scorso trimestre (da 0,4603 euro/kWh a 0,4134 euro/kWh) e si tratta della prima riduzione dopo 18 mesi.
Nonostante la differenza di spesa rispetto allo scorso anno sia comunque notevole, sottolineano gli esperti d Prontobolletta.it, i clienti del servizio di tutela potranno comunque beneficiare di una discesa dei prezzi per nulla aspettata dopo gli ulteriori rincari dei prezzi all’ingrosso dovuti al conflitto tra Russia e Ucraina.
Infatti, nel primo trimestre di quest’anno l’energia elettrica subì un rincaro complessivo del 55%, passando da un costo di 0,20474 euro/kWh a 0,35485 euro/kWh.

Anche per quanto riguarda il gas, il costo della materia prima scende a 0,8939 euro/smc, un calo del 10% circa rispetto alla spesa complessiva per il gas registrato lo scorso trimestre (da 1,3732 euro/smc a 1,2362 euro/smc), nonché il primo calo dopo 21 mesi.
Ricordiamo che, nel primo trimestre di quest’anno il gas aumentò quasi del 42% passando da 0,5414 euro/Smc a circa 0,921 euro/Smc.

COME FUNZIONA ARERA
Le nuove tariffe luce e gas sono indirizzate ai clienti domestici e non domestici che hanno sottoscritto un’offerta luce e gas del mercato tutelato e saranno valide per il prossimo trimestre, ovvero dal 1 aprile al 30 giugno 2022.
Arera è l’organo che, tra le diverse funzioni, ha il compito di stabilire le tariffe luce e gas che vengono applicate nel servizio di maggior tutela che, ricordiamo, non sarà più disponibili da gennaio 2023 per le microimprese e da gennaio 2024 per i clienti domestici.
Tali tariffe vengono aggiornate ogni tre mesi principalmente in base all’andamento delle quotazioni di petrolio e gas, due materie prime necessarie per la produzione di energia elettrica.

LA FINE DEL MERCATO TUTELATO
Nonostante la fine del mercato tutelato sia stata fissata al 10 gennaio 2024 per i clienti domestici, le famiglie italiane hanno la possibilità di sottoscrivere un’offerta del mercato libero in qualsiasi momento. Infatti, già oltre il 60% delle famiglie oggi ha sottoscritto un contratto luce o gas del mercato libero, secondo Arera.
Bisogna notare che questa progressiva conversione non è dovuta esclusivamente all’avvicinarsi della fine del mercato tutelato.
Infatti, sempre più famiglie scelgono un’offerta luce gas del mercato libero per trarre vantaggio di tariffe bloccate per 12 o 24 mesi, scegliendo dunque di non essere vincolati alle forti oscillazioni che stanno caratterizzando il mercato, soprattutto in questi ultimi mesi.

COSA ASPETTARSI NEI PROSSIMI MESI
Per il presidente di Arera Stefano Besseghini, la diminuzione delle tariffe luce e gas è stata possibile principalmente grazie alla riduzione dei costi di acquisto dell’energia elettrica, alla lieve flessione della domanda di gas, alla riduzione dell’Iva e all’azzeramento degli oneri generali da parte del governo e infine all’abbassamento della componente Ug2, che ha permesso la riduzione degli oneri sul gas.
“Nonostante sia difficile prevedere cosa succederà nei prossimi mesi del 2022, soprattutto a causa del conflitto tra Russia e Ucraina – spiega – possiamo dire che l’ipotesi di un’ulteriore riduzione delle tariffe luce e gas non è così remota. Le nuove tariffe Arera, infatti, fanno ben sperare, anche se non si può negare che il costo delle bollette sia ancora eccessivo, motivo per il quale la maggior parte delle famiglie italiane spera in un potenziamento del bonus sociale”.
La crisi energetica ha rilanciato con forza il tema della dipendenza dell’Italia da Paesi stranieri, spesso instabili: “Prima di 18 mesi difficilmente sarà possibile portare le tariffe luce e gas ai livelli di inizio 2021, ma il Governo si sta muovendo nella giusta direzione affinché si possa superare quanto prima l’attuale sfida energetica, soprattutto tramite la produzione locale e da fonti rinnovabili quali eolico e fotovoltaico. Entrambe le soluzioni porterebbero ad una riduzione dei costi di produzione e quindi a una riduzione delle tariffe. Inoltre, si cerca di velocizzare la stretta di accordi con altri fornitori quali l’Azerbaijan, affinché si possa minimizzare la dipendenza dal gas russo il prima possibile, in attesa delle nuove politiche adottate dall’Ue, soprattutto ora che il presidente russo Putin vorrebbe imporre il pagamento del gas in rubli”.

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