“Viaggiare ai 110 km/h in autostrada fa risparmiare il 20% di carburante”

15 Aprile 2022 05:00

Oggi scatta per molti italiani l’esodo verso le località di mare e di montagna in cui trascorrere le vacanze pasquali.
Per i viaggiatori, arriva un consiglio che fa bene a sicurezza, ambiente e portafoglio: ridurre la velocità massima in autostrada da 130 a 110 km/h porta ad un risparmio sul consumo di carburante che si aggira attorno al 15-20%.
“Ecco un esempio di comportamento che in questo momento aiuterebbe il Paese, l’ambiente e anche le tasche degli utenti”. Lo sottolinea FederMobilità, l’associazione senza scopo di lucro che riunisce le amministrazioni responsabili del governo della mobilità a livello regionale, provinciale e comunale.
L’associazione invita i cittadini, ma anche le istituzioni, a riflettere sulle opportune scelte di mobilità sostenibile, anche adottando, in maniera volontaria e consapevole, stili di vita e comportamenti di guida utili ad attuare quei cambiamenti che, da tempo, l’ambiente richiede.
Questo “nell’attesa di importanti transizioni e impegni veri – spiega federMobilità – come la sostanziale riduzione dell’uso dei combustibili fossili, una diffusa elettrificazione, una migliore efficienza energetica e l’uso di sistemi di alimentazione alternativi (come quelli basati sull’idrogeno): possiamo cambiare il nostro stile di vita e i nostri comportamenti, insieme alle giuste politiche operative e funzionanti infrastrutture, nonché alle nuove tecnologie, riusciremmo a ottenere in modo significativo una riduzione delle emissioni di gas serra”.
LA LOTTA ALLE EMISSIONI
L’associazione aggiunge che la riduzione delle emissioni nel settore industriale comporterà un uso più efficiente dei materiali, il riutilizzo e il riciclo dei prodotti e la riduzione al minimo dei rifiuti.
Per i materiali di base, tra cui l’acciaio, i materiali da costruzione e i prodotti chimici, i processi di produzione a basse o zero emissioni si trovano tra la fase pilota e la fase che precede la commercializzazione. Questo settore rappresenta circa un quarto delle emissioni globali. Raggiungere lo zero netto sarà impegnativo e richiederà nuovi processi di produzione, elettricità a basse e zero emissioni, idrogeno e, se necessario, la cattura e lo stoccaggio del carbonio, secondo quanto sostenuto da FederMobilità.

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