I rincari spaventano gli italiani: “Il 45% taglierà il carrello della spesa”
18 Aprile 2022 14:20
Un italiano su dieci darà un doppio taglio al carrello della spesa a causa dei rincari degli ultimi mesi, dalle bollette ai carburanti, fino alle conseguenze sui beni di prima necessità della guerra in Ucraina.
Secondo l’Osservatorio packaging del largo consumo di Nomisma, l’11% dei cittadini comprerà meno e prodotti più economici, quindi di minore qualità.
La ricerca spiega che alla luce del mutato contesto internazionale, con il conflitto russo-ucraino, e “unitamente all’indisponibilità di materie prime che ha condotto ad un importante aumento dei costi di gas, petrolio, rame e alluminio con ricadute tanto nel mondo produttivo quanto nelle scelte di consumo familiari”, il 45% delle famiglie italiane “concentrerà gli acquisti su prodotti e servizi indispensabili”.
Una situazione che imporrà grandi risparmi ai consumatori: “Nonostante la Grande distribuzione organizzata stia contenendo il trasferimento sui prodotti degli aumentati costi di produzione e trasporto – viene evidenziato dall’istituto di ricerca bolognese – gli italiani hanno già ben chiare le strategie di risparmio da adottare per salvaguardare il budget familiare in caso di un aumento generale dei prezzi. Per il 45% la soluzione sarà quella di concentrare gli acquisti su soli prodotti e servizi indispensabili effettuando un taglio del carrello”.
In base allo studio, “un italiano su 5 prevede invece di ridurre le quantità acquistate senza però rinunciare alla qualità dei prodotti e dei servizi scelti. L’11% dovrà invece effettuare un doppio taglio al carrello, sia in termini di quantità che di qualità”.
Viene puntualizzato dall’Osservatorio di Nomisma che, oltre ad essere attenti alla qualità, gli italiani mostrano riguardo anche alla sostenibilità: “Il 59% della popolazione presta più attenzione ai temi green rispetto al 2019”. In particolare, “la sostenibilità, che per gli italiani significa soprattutto fare scelte di responsabilità verso le generazioni future (43%), che contrastino gli sprechi e che portino un risparmio e un vantaggio economico (30%)”.
Per “l’84% degli italiani”, infine, la sostenibilità passa “dalle scelte di acquisto alimentari” e la presenza di caratteristiche di sostenibilità “rappresenta tuttora un buon motivo per scegliere un prodotto alimentare al posto di un altro”.
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