In 10 anni bollette aumentate di 780 euro all’anno. E con l’embargo ai russi altri rincari
23 Aprile 2022 05:00
Un eventuale embargo su gas e petrolio russo farebbe bene all’ambiente, con un calo di 12 tonnellate di Co2 disperse nell’atmosfera.
Ma avrebbe una pesante ripercussione economica sugli italiani, già messi in difficoltà dai continui aumenti. Basti pensare che le famiglie continuano a sopportare un peso enorme dalle bollette: +780 euro in 10 anni. Peso destinato ad aumentare se lo stop alle importazioni fosse definitivo.
E’ quanto emerge da due distinti studi, uno di Sima sull’impatto ambientale e l’altro di Consumerismo-Alma Laboris sugli effetti economici.
EMBRARGO, I BENEFICI AMBIENTALI
“Un eventuale embargo del gas russo produrrebbe in Italia un abbattimento delle emissioni inquinanti, fino a -12 milioni di tonnellate di Co2 in atmosfera”, afferma la Società italiana di medicina ambientale (Sima).
La ricerca considera due scenari caratterizzati da una riduzione delle forniture energetiche verso attività produttive, condomini e abitazioni private, escludendo il comparto dei trasporti. “Ma il rischio – si sottolinea – è il ritorno al carbone che produrrebbe un danno enorme dal punto di vista ambientale”.
Nella prima ipotesi, una riduzione dei consumi energetici del 25% rispetto agli standard attuali presso industrie, attività e case private, e per la durata complessiva di 3 mesi, determinerebbe una diminuzione delle emissioni di Co2 in atmosfera pari a circa 9 milioni di tonnellate.
Nel caso in cui il razionamento energetico fosse più pesante e pari al 33% dei consumi attuali di luce e gas, l’abbattimento delle emissioni di Co2 raggiungerebbe il record di 12 milioni di tonnellate in 3 mesi, secondo quanto stima SIima.
I vantaggi per l’ambiente interesserebbero però anche altri inquinanti: il comparto residenziale è responsabile da solo del 64% della quantità di Pm2,5 prodotta e liberata in atmosfera e del 53% di Pm10. Una riduzione del consumo di gas naturale per i riscaldamenti degli edifici porterebbe ad una conseguente riduzione anche delle emissioni di polveri sottili nell’aria.
LE CONSEGUENZE SULLE FAMIGLIE
Gli effetti dell’embargo sulle bollette, quindi sulle tasche delle famiglie, vengono invece analizzati da Consumerismo-Alma Laboris.
Ogni famiglia italiana paga oggi 780 euro in più all’anno per le forniture di luce e gas rispetto al 2011, nonostante il peso di imposte e oneri di sistema sulle bollette si sia ridotto nel 2022 fino al 34,7% per effetto delle misure contro il caro-energia varate dal governo.
Nel 2011 una famiglia del mercato tutelato spendeva in media a fine anno 1.622 euro per le forniture di luce e gas, spesa salita a 1.761 euro nel 2021 (+139 euro): nel confronto 2011/2021 le tariffe dell’elettricità hanno subito aumenti per +186 euro a famiglia.
Quelle del gas hanno registrato una riduzione di 47 euro a nucleo.
La situazione cambia sensibilmente nel 2022, a causa dei forti rincari dei prezzi energetici degli ultimi mesi. In base alle attuali tariffe, a fine anno una famiglia-tipo si ritroverà a spendere in totale 780 euro in più rispetto al 2011 per le bollette dell’energia: +468 euro per la luce, +312 euro per il gas.
E nei prossimi mesi, in caso di ulteriore riduzione delle forniture, i prezzi sono destinati ulteriormente a salire.
“In 10 anni il mercato dell’energia ha subito profonde modifiche – spiega l’amministratore di Alma Laboris Business School, Dario Numeroso – basti pensare che ben 12 milioni di famiglie nel settore dell’energia e 9,4 milioni in quello del gas hanno abbandonato tra il 2011 e il 2021 il mercato tutelato per passare al mercato libero”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE