In Italia le “macchinette” erogano 4 miliardi di consumazioni all’anno
13 Maggio 2022 14:00
Per molti sono la prima tappa della giornata in ufficio, per altri la “salvezza” quando si fa tardi al lavoro. Talvolta sono criticate, ma in pochi resistono alle tentazioni delle “macchinette”.
Non è un caso, quindi, che nel 2021 sia cresciuto del 12,11% il fatturato del vending, ovvero dei distributori automatici alimentari: in Italia sono oltre 800mila le macchine installate, hanno erogato quasi 4 miliardi di consumazioni e prodotto un giro d’affari che si è attestato a oltre 1,435 miliardi di euro.
L’aumento è calcolato sul 2020, anno funestato da pandemia e lockdown, mentre ancora non sono stati raggiunti i livelli del 2019.
Al totale vanno, però, aggiunti oltre 1 miliardo di consumazioni (+7,6%) e 394 milioni di euro di fatturato del cosiddetto Ocs (office coffee service), ossia il caffè in capsule e cialde.
SEMPRE PIÙ TECNOLOGIA
Addio alle monetine per pagare il caffè alle macchinette: il 20% delle oltre 800mila vending machine in tutta Italia all’interno di aziende, uffici pubblici, ospedali, stazioni, aeroporti e metropolitane è dotato di app di pagamento.
A rivelarlo è un’indagine condotta da Ipsos per Confida, l’associazione italiana distribuzione automatica, presentata a Venditalia, la fiera dedicata ai distributori automatici.
L’86%, prevalentemente quelli negli uffici, è già dotato di sistemi di cashless classici, come le chiavette di uso comune, il 66% di gettoniere rendiresto e il 17% di lettori di banconote.
Sebbene oggi il le transazioni svolte tramite app rappresentino il 3% del fatturato, gli operatori prevedono che nell’arco dei prossimi tre anni raggiungeranno il 18%.
Oltre la metà degli addetti del settore della distribuzione automatica ritiene che ci sarà una rapida diffusione dei pagamenti elettronici nel settore principalmente per la comodità d’uso (78%), per l’attrattività di questi strumenti di pagamenti per i loro clienti (57%), per non perdere consumazioni (29%), per la riduzione dei costi connessi (25%), per incentivi pubblici (10%).
L’incremento dei pagamenti elettronici è confermata anche dal Politecnico di Milano per quanto riguarda l’intero comparto del commercio: “I pagamenti digitali in Italia sono in costante crescita da alcuni anni e nel 2021 il numero delle transazioni digitali hanno registrato un +34% rispetto all’anno precedente mentre il volume in euro è cresciuto del 22%”, ha spiegato Ivano Asaro, direttore dell’osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano. “La componente che cresce maggiormente è il mobile e wearable payment che nel 2021 cresce addirittura del + 90%”.
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