La Ue esporta 33 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, quasi la metà in Turchia
30 Maggio 2022 14:00
C’è un import-export che non conosce crisi per l’Unione Europea: i rifiuti.
Con due Paesi che spiccano con particolare evidenza: Turchia in uscita, Regno Unito in entrata.
È questo quello che emerge dall’analisi dei dati pubblicati da Eurostat, a proposito dei flussi di rifiuti negli Stati membri Ue nel 2021.
In aumento del 77% le esportazioni rispetto ai livelli di riferimento del 2004, con un volume pari a 33 milioni di tonnellate. In crescita dell’11% le importazioni, pari a 19,7 milioni di tonnellate.
La Turchia lo scorso anno si è ritagliata il ruolo di principale destinazione delle esportazioni di rifiuti dai Paesi membri dell’Ue.
Su 33 milioni di tonnellate complessive, Ankara ne ha ricevute quasi la metà, cioè circa 14,7 milioni: un volume che supera di tre volte la quota del 2004. Staccata di molto la seconda destinazione per volume di esportazioni, ovvero l’India (2,4 milioni di tonnellate), seguita da Egitto (1,9 milioni), Svizzera (1,7) e Regno Unito (1,5).
Da sottolineare i dati relativi al Pakistan, settima destinazione complessiva, che è passata in meno di 20 anni dal ricevere 100mila tonnellate di rifiuti (nel 2004) a 1,3 milioni lo scorso anno.
Sul fronte opposto, la Cina è crollata da un picco di 10,1 milioni di tonnellate nel 2009 a 400 mila nel 2021.
A ingrossare le fila delle esportazioni di rifiuti dall’Ue verso Paesi terzi sono i metalli ferrosi (ferro e acciaio), che lo scorso anno hanno toccato le 19,5 milioni di tonnellate (59%). La Turchia ne ha assorbite oltre i due terzi, che in termini di quantità equivale a 13,1 milioni di tonnellate. Subito dietro, staccate di 46 punti percentuali, ci sono le 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti cartacei, che fanno registrare un’eccezione nello scenario delle esportazioni dall’UE: un quarto è stato spedito in India (1,2 milioni), la prima destinazione per questa categoria, mentre la Turchia è stata solo la terza meta (con 400 mila tonnellate).
Un capitolo dello studio Eurostat sui flussi di rifiuti nel 2021 è dedicato anche alle importazioni. La prima tipologia di rifiuto in ingresso nell’Unione europea è quello metallico ferroso (5,5 milioni di tonnellate), di cui quasi un terzo (32%) è stato importato dal Regno Unito. Da rilevare anche le 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti cartacei importati, con la quantità maggiore rappresentata sempre da Londra: un milione di tonnellate, che corrisponde a quasi la metà del totale.
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