La svolta green delle mense di Parigi: due pasti vegetariani a settimana e prodotti bio
04 Giugno 2022 14:00
L’alimentazione parigina si fa green. La capitale francese, infatti, ha deciso di imporre due pasti vegetariani a settimana nei luoghi di ristorazione collettiva, come le mense scolastiche, quelle delle amministrazioni pubbliche, delle case di cura e quelle destinate ai bisognosi.
Il provvedimento, che entrerà in vigore l’1 settembre 2023, è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale e prevede, inoltre, che dall’1 gennaio 2025 ci sia sempre un’alternativa vegetariana in tutti i pasti.
Il piano, che originariamente accelerava sulla presenza obbligatoria di alternative al menù a base di carne e pesce, è stato rivisto, definendo così due step – 2023 e 2025 – per arrivare a compimento.
Ora si tratta di capire se i 21 gestori delle 1.300 mense parigine – che servono 30 milioni di pasti all’anno – siano pronti a mettere in atto il provvedimento.
“Non tutti – spiega Audrey Pulvar, giornalista e consigliere comunale che si occupa proprio di alimentazione sostenibile – sono allo stesso livello”, ma è fondamentale arrivarci, “per ridurre l’impronta di carbonio della città”, rispettare “le scelte alimentari di tutti” e “creare un margine finanziario affinché i gestori delle mense possano acquistare per i pasti non vegetariani carne di alta qualità”.
Il piano approvato da Parigi prevede, poi, di passare dall’attuale 53% di alimenti biologici utilizzati nella ristorazione collettiva (era l’8% nel 2008) al 100% entro il 2027, di cui almeno il 50% prodotto a meno di 250 chilometri dalla città. Oggi la media è di 650 chilometri.
Infine, le banane e il cioccolato, che non vengono prodotti nel nord della Francia, dovranno provenire dal commercio equo e solidale. La sfida, dice Pulvar “è far diventare l’Ile-de-France un territorio nutriente”.
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