Jaguar contro i No-Watt:
la guida per smentire le fake news sulle auto elettriche
04 Luglio 2022 05:00
Dopo i No-Tav, No-Tap, No-Vax e No-Pass, arriva una nuova categoria: i No-Watt.
Secondo i produttori e i sostenitori delle auto elettriche sono coloro che “diffondono numeri, statistiche, credenze sbagliate che mettono in difficoltà lo sviluppo della mobilità sostenibile”.
In prima fila in questa azione di debunking c’è il gruppo Jaguar Land Rover, che ha diffuso una guida anti-fake news: “Si tratta di uno strumento di lavoro per i concessionari, per le scuole e le università e per tutti quelli che lavorano nel settore”.
Sono 20 i più comuni quesiti a cui Jaguar Land Rover ha risposto, con particolare attenzione per l’Italia.
1. NESSUNO VUOLE LE AUTO ELETTRICHE
Ogni settimana in tutto il mondo, si vendono lo stesso numero di auto elettriche che è stato venduto in tutto il 2012. Soltanto nei 18 mercati europei, troviamo la vendita di 176 mila auto elettriche contro 160 mila auto diesel.
2. LE COLONNINE SONO POCHE, IN ITALIA SIAMO INDIETRO
Quello che conta non è il numero dei punti di ricarica in assoluto ma il rapporto
auto/colonnine. In Italia esistono 25.000 punti di ricarica e 244 mila elettriche e ibride plug-in circolanti.
3. LE RICARICHE VELOCI SONO UN’UTOPIA
Il tempo di ricarica dipende da diversi fattori: dalla potenza della presa delle colonnine a quella massima accettata dal caricabatteria, ma anche dal tipo di cavo utilizzato e dalla capacità del sistema di accumulo di bordo così come dallo stato di carica. Nelle stazioni Ultra Fast con potenza fino a 350 kW la ricarica si fa in meno di 25 minuti.
4. LA CORRENTE PER LA RICARICA NON BASTERÀ MAI
Nel 2030 secondo i calcoli di Terna ci sarà un fabbisogno elettrico aggiuntivo di circa 10 TWh all’anno (poco più del 3% rispetto al fabbisogno al 2019 di 320 Twh. Se anche oggi tutte le auto in circolazione in Italia fossero solo elettriche il consumo aggiuntivo rappresenterà, a regime, circa il 24% del consumo attuale.
5. LA BENZINA È AI MASSIMI STORICI, NON AUMENTERÀ PIÙ, QUINDI NON HA SENSO PUNTARE SULL’ELETTRICO
La ragione principale dell’aumento dei prezzi della benzina è il mancato accordo tra i Paesi Opec sull’aumento della produzione di greggio durante il summit di Vienna nel luglio 2021. Sul costo della benzina comunque il prezzo del petrolio incide poco: circa un terzo sono tasse. Ma visto che il greggio ha un prezzo molto volatile sono sicure altre oscillazioni, sia sul breve che sul lungo periodo. Di conseguenza il prezzo della benzina potrebbe aumentare ancora.
6. LE BATTERIE SONO TROPPO CARE
Nel 1992 il prezzo sul mercato per le batterie d’auto al litio era di 5000 dollari per
kilowattora. Oggi siamo a 200 dollari. Un crollo del valore che ha fatto decollare il mercato delle macchine elettriche. Non solo: tutti gli analisti concordano che con l’aumento della produzione il prezzo delle batterie al litio è destinato a scendere ancora, così come, di conseguenza, il prezzo delle auto.
7. LE AUTO ELETTRICHE FRA POCO NON AVRANNO PIÙ INCENTIVI
Già adesso (fonte Car Cost Index 2021 di LeasePlan) le auto elettriche nel segmento premium di medie dimensioni sono competitive in termini di costo rispetto ai veicoli con motore a combustione interna in 17 Paesi d’Europa. Alla Cop26 sono stati dichiarati investimenti record per spingere il green.
8. FINIRANNO LE MATERIE PRIME PER LE BATTERIE
Allo stato attuale c’è litio a sufficienza per produrre batterie per centinaia di milioni di auto elettriche, molte di più di quelle che si potranno mai produrre. Nel lungo periodo le batterie saranno riciclate fino al 97%.
9. IL PASSAGGIO DALLE AUTO NORMALI A QUELLE ELETTRICHE SARÀ TROPPO BRUSCO
Con l’attuale tasso di ricambio del parco auto circolante, inferiore al 5% all’anno, In Italia ci vorrebbero più di 20 anni per avere solo auto elettriche in circolazione
10. CON IL FREDDO LE AUTO ELETTRICHE NON FUNZIONANO BENE
Dal punto di vista del funzionamento dell’auto elettrica, con qualsiasi temperatura, non cambia nulla. Le vetture a batteria non cambiano prestazioni ma riducono solo l’autonomia perché, per lavorare al meglio, le batterie agli ioni di litio dei veicoli elettrici devono essere mantenute a temperature comprese entro un range ben definito.
12. SENZA IL MOTORE TERMICO NELLE AUTO ELETTRICHE D’INVERNO SI GELA
Il climatizzatore di una vettura a batteria “spara” subito aria calda, a differenza di quanto avviene con le diesel o le benzina dove bisogna aspettare sempre un po’ prima di riscaldarsi. Questo perché sulle vetture a batteria c’è una piccola “pompa di calore”, proprio come negli impianti di condizionamento domestico.
12. LE AUTO ELETTRICHE SONO PERICOLOSE PERCHÉ PRENDONO FUOCO
Uno studio del National Fire Protection Association spiega che il rischio di incendio collegato alle auto elettriche sia 64 volte inferiore rispetto alle vetture tradizionali. Una vettura con motore termico può prendere fuoco di colpo se il carburante o i suoi vapori entrano in contatto con una scintilla o una fiamma. Un incendio di una vettura a batteria, invece, avviene con estrema lentezza dando così più tempo agli occupanti di uscire dall’auto e mettersi in salvo.
13. L’AUTO ELETTRICA FARÀ PERDERE MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO
Secondo le associazioni di settore c’è la possibilità che si perdano per questo, solo in Italia, 70mila posti di lavoro. Un problema enorme ma che non si può addossare soltanto all’auto elettrica, visto che il fenomeno è iniziato da tempo: nel decennio 2007-2016, quando la diffusione delle vetture a batteria era ancora tutta da realizzare, si sono prodotte in Italia la metà delle auto del decennio precedente.
14. LE AUTO ELETTRICHE SONO NOIOSE
Al di là del successo della Formula E, sono anche le prestazioni a fare la differenza rispetto alla “lotta alla noia” della guida.
15. NON CI SONO CONTROLLI SULLE BATTERIE
Le batterie delle auto elettriche sono i componenti più controllati al mondo: gli standard più comuni e largamente accettati sono basati sulla normativa proposta e pubblicata dall’ International Electrotechnical Commission (IEC), dagli Underwriters Laboratories (UL) e dalle Nazioni Unite (UN). E gli enti normatori che si occupano di questo settore sono decine.
16. NESSUNO È DISPOSTO A SPENDERE DI PIÙ PER INQUINARE MENO
Un sondaggio di YouGov in 7 Paesi europei spiega che i cittadini sono favorevoli a norme più severe sul controllo delle emissioni e chiedono poi di applicare i requisiti di legge, basandosi sulle condizioni reali di guida e non solo su quelle ideali delle omologazioni.
17. I VEICOLI ELETTRICI EMETTONO PIÙ O MENO LO STESSO CO2 DEI MIGLIORI DIESEL
Uno studio del MIT (Massachusetts Institute of Technology), mettendo a confronto l’intero ciclo di vita di alcune auto in vendita negli Stati Uniti, ha rilevato che, a parità di potenza e grazie a una maggiore efficienza, le emissioni di CO2 equivalente delle auto elettriche lungo l’intero ciclo di vita sono senza dubbio inferiori rispetto a quelle delle auto diesel e benzina. In pratica le auto elettriche in Europa emettono, in media, quasi tre volte meno CO2 della benzina equivalente o auto diesel.
18. LA PRODUZIONE DI BATTERIE HA UN IMPATTO TREMENDO SULL’AMBIENTE
Le batterie sono prodotti ad alta intensità energetica e oggi sono riciclate in percentuali altissime, fino ad arrivare nel lungo periodo al 97%. Il 50-70% dell’impronta di carbonio totale di una batteria tradizionale dipende dal consumo di energia nel suo processo produttivo (ad esempio, la produzione di una batteria da 1 kWh richiede circa 60- 80 kWh di consumo energetico). Per ridurre l’impronta di carbonio totale delle batterie, basta usare nella loro produzione energia proveniente da gas naturale o l’elettricità da fonti rinnovabili.
19. MOLTE BATTERIE DI AUTO ELETTRICHE NON SI POSSONO RICICLARE
Ci sono già 50 aziende in tutto il mondo che riciclano le batterie agli ioni di litio su vasta scala, per lo più in Cina, Corea del Sud, UE, Giappone, Canada e Stati Uniti.
20. PER ALLUNGARE LA VITA DELLE BATTERIE SONO COSTRETTO A CARICARLE SEMPRE AL 100% PERDENDO UN SACCO DI TEMPO
Senza caricare mai completamente la batteria, quest’ultima, rimarrà efficiente più a lungo. Non è un caso che i costruttori consiglino la carica al 100% solo se intende fare un lungo viaggio.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE