Biometano, la Ue promuove contributo del 40% e tariffa incentivante per 15 anni
20 Agosto 2022 14:00
Dopo un intenso confronto tecnico, la Commissione europea ha approvato il nuovo regime di incentivazione per la produzione di biometano.
In particolare, la Ue ha adottato la decisione finale con la quale ha riconosciuto la compatibilità dello Schema di aiuto notificato dall’Italia con il Trattato europeo.
Il programma di incentivazione sarà finanziato attraverso il Pnrr con 1,7 miliardi di euro, per sostenere la costruzione di impianti di produzione di biometano sostenibile nuovi o riconvertiti da precedenti produzioni, in attuazione delle indicazioni europee riportati nel piano RePowerEu.
L’approccio privilegia l’economia circolare; la riconversione riguarda in particolare la produzione di biogas connesso ad attività agricole.
L’aiuto prevede un contributo del 40% sull’investimento e una tariffa incentivante sul biometano prodotto per 15 anni; l’accesso avverrà tramite aste che si svolgeranno dal 2022 al 2024.
La misura rappresenta uno strumento qualificante per la decarbonizzazione di molti impieghi dell’energia ed è più che mai rilevante oggi, in un contesto in cui l’Italia è impegnata a ridurre il consumo di gas naturale e la propria dipendenza da fonti energetiche estere.
Dunque, il biometano come vettore per ridurre le emissioni di Co2, contribuendo allo stesso tempo all’efficienza e alla sicurezza energetica.
Sempre sul tema del biometano, è stato inoltre firmato dal ministro Cingolani il decreto del 5 agosto 2022, sugli incentivi per la produzione del biometano.
Il testo chiarisce alcuni aspetti legati all’applicazione del decreto marzo 2018, attualmente in vigore, destinato a incentivare il biometano immesso nel sistema dei trasporti mediante un meccanismo d’obbligo a carico dei soggetti che utilizzano carburanti fossili.
Il decreto definisce in particolare il momento in cui matura il diritto al riconoscimento dell’incentivo per la produzione del biometano e il termine entro cui tale diritto debba essere esercitato, pena la sua decadenza, che è stato fissato al 31 dicembre 2023.
Il decreto, inviato dal Mite alla Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione.
Il complesso delle misure adottate consentirà al settore agricolo di contribuire al conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia italiana, ma anche alla riduzione del fabbisogno di gas russo e al miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento di gas. Al contempo, le misure accelereranno lo sviluppo dell’economia circolare con l’utilizzo dei rifiuti, residui e sottoprodotti nella produzione di energia.
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