Farina di legno e stampanti 3D: così i mobili del futuro
si auto-assembleranno

27 Agosto 2022 14:00

Addio ai kit di assemblaggio, viti e incastri: presto oggetti e mobili di legno potrebbero auto-assemblarsi, grazie alla combinazione di una nuova tecnica di stampa 3D e nuovi materiali.
A prospettare questo futuro, che ancora sa un po’ di fantascienza, è la ricerca condotta nella Hebrew University di Gerusalemme e presentata a Chicago, nel convegno della Società americana di chimica.
Tutto è reso possibile da uno speciale inchiostro a base di acqua e di un mix di particelle estratte da scarti del legno e nanocristalli di cellulosa e xiloglucano.
La stampante 3D rilascia forme piatte, simili a listelli o dischi; una volta essiccati, i prodotti stampati cominciano lentamente a modificarsi, auto-modellandosi fino a raggiungere la forma definitiva.
Da tempo si lavora per indurre gli oggetti stampati in 3D a cambiare forma sulla base di stimoli esterni, come variazioni della temperatura, dell’acidità o del contenuto di umidità. Finora, però, tutti i materiali sperimentati erano sintetici. Questa è la prima volta in cui la tecnica è stata sperimentata su materiali di origine naturale, derivati da fibre vegetali.
L’elemento principale della miscela alla base del nuovo inchiostro sono microparticelle chiamate “farina di legno”, un componente che lo stesso gruppo di ricerca ha messo a punto alcuni anni fa e che adesso ha mescolato con nanocristalli di cellulosa e xiloglucano.
Il modo in cui l’oggetto di legno si assemblerà dipende direttamente dal modo in cui l’inchiostro viene depositato dalla stampante: è questa struttura piatta a determinare la forma definitiva dell’oggetto mentre questo si essiccherà. Gioca un ruolo importante anche la velocità con cui funziona la stampante perché influenza l’allineamento delle fibre.
Per ora sono state ottenute forme abbastanza semplici, come una sorta di elica e un disco con gli angoli ripiegati in alto, che ricorda una sella, ma per il futuro i ricercatori hanno intenzione di combinare tra loro le forme semplici finora ottenute per realizzare oggetti complessi, come una sedia.
Il vantaggio potrebbe essere poter realizzare prodotti in legno da spedire all’utente finale nella loro forma piatta, in modo da ridurre volume e costi di spedizione. Una volta a destinazione, l’oggetto potrebbe assumere la forma definitiva.

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