La rivoluzione scandinava: batterie a base di legno per alimentare le auto elettriche
11 Ottobre 2022 05:00
La rivoluzione verde che sta interessando tutto il mondo porta con sé dei grandi vantaggi per l’ambiente, ma anche enormi e delicati paradossi.
Tutti i governi, ad esempio, stanno spingendo sulla mobilità elettrica, sinonimo di abbattimento delle emissioni in atmosfera. Un processo che, però, si deve scontrare con la sempre più intensiva estrazione di minerali e terre rare, indispensabili per la realizzazione delle parti più importanti delle vetture, ad esempio le batterie.
Una svolta potrebbe arrivare dal legno.
Il produttore svedese Northvolt, specializzato nella tecnologia agli ioni di litio per veicoli elettrici, ha firmato un accordo di sviluppo congiunto con la società di prodotti cartacei svedese-finlandese Stora Enso: lo scopo è creare e commercializzare su larga scala le prime batterie ricaricabili a base di legno. L’obiettivo della collaborazione è realizzare anodi in carbonio biologico a partire dalla lignina.
Le lignine sono una classe di polimeri organici derivati dalle pareti cellulari delle piante, e funge da agente legante. Gli alberi sono composti dal 20% al 30% di lignina, il che li rende una delle “più grandi fonti rinnovabili di carbonio ovunque”.
Il cuore della ricerca di Northvolt e Stora Enso è la capacità di trasformare la lignina in un materiale chiamato Lignode, che sarà usato come materiale anodico nelle nuove batterie. In sostanza, sarebbe la prima batteria al mondo con un anodo in lignina, interamente proveniente da materie prime europee. Un modo per ridurre la dipendenza e la corsa al litio.
“Lignode garantirà la fornitura strategica europea di materia prima anodica. Potrà soddisfare il fabbisogno di batterie sostenibili per applicazioni diverse: dalla mobilità allo stoccaggio stazionario di energia”, ha detto Johanna Hagelberg di Stora Enso, aggiungendo che la materia prima arriverà da foreste gestite in modo sostenibile.
La sede della fabbrica sarà in Finlandia e lo stabilimento avrà una capacità di produzione di 50.000 tonnellate all’anno. Se Stora Enso metterà le infrastrutture, Northvolt si occuperà della progettazione delle celle della batteria e in generale del ridimensionamento della nuova tecnologia.
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