I nuovi robot magazzinieri
si muovono e sono capaci
di usare anche le mani
20 Ottobre 2022 14:00
Insegnare ai robot a lavorare come un perfetto magazziniere e dare un aiuto concreto al lavoro umano: è l’obiettivo di Darko, un progetto di ricerca europeo a cui partecipa anche i ricercatori del Centro di Ricerca E.Piaggio dell’università di Pisa.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Paolo Salaris, responsabile scientifico di Darko – è realizzare una nuova generazione di robot da affiancare alle attività umana più dinamica di quelli attuali, che sappiano muoversi negli spazi di un capannone o di una fabbrica in piena sicurezza per gli operatori umani. Una possibile applicazione sono i magazzini di merci”.
Sebbene i bracci robotici siano già usati in ambito industriale, il loro utilizzo è ancora molto statico, ossia si tratta generalmente di macchine fissate al pavimento con possibilità di movimento molto limitate soprattutto per questioni di sicurezza, in particolare dove c’è la presenza di personale umano.
La sfida a cui cerca di rispondere Darko è quella di realizzare robot collaborativi, i cosiddetti cobot, capaci non solo di non creare pericoli, ma anche di manipolare gli oggetti come fanno gli umani.
“Forse la parte più complessa è proprio la manipolazione”, ha aggiunto Salaris.
Al momento il robot braccio sviluppato in Darko è in grado di replicare molti movimenti delle mani umane, come afferrare oggetti e spostarli all’interno di ceste in modo analogo a quel che fanno quotidianamente i magazzinieri umani.
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