Intelligenza artificiale, arriva da Meta il traduttore anche per lingue non scritte
30 Ottobre 2022 14:00
Arriva il primo sistema di traduzione per lingue non scritte basato sull’Intelligenza Artificiale (AI).
Lo ha sviluppato Meta, la società madre di Facebook, che ha lavorato sull’Hokkien, una delle lingue ufficiali di Taiwan, parlata dai cinesi emigrati, ma priva di una forma scritta standard.
Il sistema di traduzione è la prima tappa del progetto Universal Speech Translator di Meta AI, che si concentra sullo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale in grado di fornire una traduzione “speech to speech” in tempo reale in tutte le lingue, anche quelle principalmente parlate.
“Raccogliere dati sufficienti è stato un ostacolo importate che ci si è presentato durante la creazione del sistema di traduzione – spiega Meta – perché esistono pochi traduttori umani dall’inglese all’Hokkien e ciò complica la raccolta e l’annotazione dei dati per l’allenamento del modello. Abbiamo sfruttato il mandarino come lingua intermedia, un altro approccio per la generazione di dati ha previsto la codificazione di audio”.
La tecnologia sviluppata permette a chi parla Hokkien di tenere conversazioni con persone che parlano inglese. I dati raccolti verranno resi open source, aperti a tutti, “per incoraggiare altri ricercatori a lavorare alla traduzione orale dell’Hokkien e fare insieme ulteriori progressi. Abbiamo in programma di utilizzare il nostro sistema di traduzione come parte di un traduttore vocale universale”, sottolinea la società.
Fino ad ora, le traduzioni effettuate dall’Intelligenza Artificiale si sono concentrate principalmente su lingue scritte. “Eppure – afferma Meta – più del 40% delle oltre 7.000 lingue attualmente in uso sono principalmente orali e non hanno una forma scritta standard o un sistema di scrittura adottato su larga scala. La possibilità di parlare con persone in lingue diverse senza anni di studio alle spalle è un sogno di lunga data. Crediamo che la comunicazione orale possa aiutare a rimuovere le barriere e ad avvicinare le persone ovunque si trovino, anche nel metaverso”.
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