Il futuro è arrivato:
onde cerebrali usate per controllare cellulare e tablet

07 Novembre 2022 05:00

Il futuro è arrivato. Quanto era scritto nei libri di fantascienza o immaginato nei film più audaci, è diventato realtà.
Rodney Gorham, un settantenne australiano affetto da Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) è riuscito a controllare il suo iPad con le sole onde cerebrali: l’uomo ha, infatti, inviato un messaggio di testo senza scrivere, né parlare, semplicemente usando il proprio cervello.
Il merito di questo “miracolo tecnologico”, che apre la porta a possibilità sconfinate e ad altrettanti interrogativi, è di Synchron, azienda americana che per prima è riuscita a tradurre in azioni il pensiero umano.
Tutto grazie a Synchron Switch: una serie di sensori è stata inserita a livello della corteccia motoria, nel cervello del paziente, attraverso un vaso sanguigno, il cosiddetto stentrode. L’interruttore stesso è controllato in modalità wireless dal petto del paziente. Quando pensa di battere il piede, il suo iPad lo registra come un tocco del dito sullo schermo di tablet, smartphone o computer, fino a comporre la parola che non riesce a pronunciare con la bocca o a scrivere con le dita a causa della malattia.
Al momento Synchron utilizza il dispositivo su sei pazienti, lo Switch è stato impiantato chirurgicamente al Royal Melbourne Hospital, in Australia.
Rodney Gorham è stato il primo a riuscire a dialogare a distanza con un interlocutore, come documentato anche in un video (www.synchron.com).
L’azienda di New York è stata la prima a ottenere l’approvazione dalla Food and Drug Administration statunitense per condurre studi clinici su un impianto cerebrale di computer.
La società ha raccolto oltre 70 milioni di finanziamenti, grazie ai quali ha iniziato una sperimentazione, sostenendo il costo dell’impianto e della manutenzione per le persone che hanno accettato di sottoporsi ai test. Non è difficile comprendere come ci si trovi di fronte a una vera e propria rivoluzione per tutte persone impossibilitate a comunicare a causa di disabilità e malattie.
Il fondatore e amministratore di Synchron, Tom Oxley, ha spiegato: “Le competenze necessarie per riuscire a impiantare lo stentrode sono molto comuni, non è richiesto alcun intervento di neurochirurgia, rendendo quindi il processo molto più semplice e accessibile”.
Il prossimo impulso al progetto è legato al parere positivo della Fda: nel caso arrivasse, il dispositivo potrebbe essere sperimentato ed eventualmente impiantato su larga scala, aprendo per milioni di persone la possibilità di tornare a comunicare.
Aprendo, però, anche il dibattito legato all’interazione tra uomini e macchine in tema di etica, privacy e controllo dei pazienti, che vedrebbero i loro pensieri tradotti da un software.

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