Il 5G disturba gli aerei americani, allarme delle compagnie dopo 130 casi
08 Novembre 2022 05:00
“Da gennaio 2022, quando negli Usa è stato lanciato il segnale 5G, nei database interni alle compagnie aeree sono arrivate almeno 130 denunce di piloti: per l’Agenzia statunitense dei trasporti, 80 sono forse legate proprio al 5G”.
Lo scrive il Corriere della Sera, che mette insieme una lunga serie di segnalazioni partite a inizio anno.
Tre gli esempi clamorosi e fortunatamente a lieto fine che vengono portati: un aereo pieno di passeggeri s’è ritrovato con i freni già attivati un metro prima di toccare la pista dell’aeroporto di San Francisco; il pilota automatico ha puntato improvvisamente giù il muso di un velivolo fino a soli 30 metri da terra dopo aver perso i riferimenti spaziali corretti a Los Angeles; scendendo verso lo scalo di Dublino, comandante e primo ufficiale di un vettore statunitense hanno visto sparire le informazioni da alcuni dei monitor della cabina di comando e, in parallelo, gli si è disattivato il sistema automatico che regola la spinta dei motori.
“E in decine di altri voli – si legge nel reportage – il radioaltimetro è semplicemente impazzito, fornendo valori sballati e, in diverse situazioni, lanciando l’allarme collisione con il terreno anche quando il jet in quel momento era fermo in pista”.
Nei primi sei mesi di quest’anno i database interni di segnalazione dei problemi in volo delle compagnie statunitensi hanno registrato 132 report (anonimi) di malfunzionamenti sospetti a bordo, stando all’analisi che il Corriere ha effettuato sfogliando poco meno di trecento pagine di report.
Di questi casi un’ottantina potrebbe essere causata direttamente dall’interferenza delle antenne 5G dei cellulari, come confermano dalla Federal Aviation Administration (Faa).
A metà gennaio, poco dopo il lancio del 5G di ultima generazione, le compagnie aeree americane avevano denunciato i rischi, in particolare del servizio della banda C.
La Commissione federale per le comunicazioni (Fcc) aveva minimizzato: “Agli operatori telefonici è stata assegnata la banda di frequenza da 3,7 a 3,98 gigahertz per il 5G, i radioaltimetri operano nello spettro da 4,2 a 4,4 gigahertz. Non c’è, quindi, il pericolo di un’interferenza diretta”.
Ma in realtà i problemi si sono subito verificati e sono proseguiti per tutti questi mesi, come confermato anche da uno studio indipendente commissionato ad hoc.
“Il problema – hanno stabilito gli esperti – non sono soltanto le torri, ma anche gli smartphone dei passeggeri a bordo che se accesi subito dopo il decollo o poco prima dell’atterraggio porterebbero il segnale 5G ad essere particolarmente indirizzato verso l’aereo dove si trova il cellulare”.
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