Una raccolta differenziata di alta qualità per permettere il massimo riciclo
28 Novembre 2022 05:00
Cos’è una raccolta differenziata di qualità? È la raccolta di materiali il più possibile “puliti”, priva di frazioni estranee, quella dove ogni componente risponde perfettamente al “contenitore” nel quale è stato inserito. Con uno scopo finale: quello di garantire il perfetto riutilizzo dei materiali post-consumo. La presenza di componenti estranee ne compromette la riciclabilità. Esistono oggi diversi aiuti per riuscire a compiere una corretta raccolta differenziata: le aziende che si occupano di packaging sono sempre più impegnate nell’utilizzo di materiale facilmente separabile per facilitarne la differenziazione, imprimendovi la destinazione finale delle varie parti. Iren, che gestisce la raccolta sul territorio, ha inoltre predisposto strumenti (Rifiutologo, sito internet, opuscoli informativi) che permettono agli Utenti di destinare correttamente i rifiuti.
Sul territorio
Com’è la situazione a Piacenza? Buona, anzi di più, visto che i dati evidenziano come il territorio si comporti meglio della media nazionale. L’evoluzione della raccolta differenziata su territorio, che è partita dai contenitori stradali per evolversi nel sistema porta a porta, ha registrato un miglioramento costante: dal 51,4% del 2009, dopo cinque anni si è arrivati al 62,5% (2015), sino a raggiungere oggi una percentuale che si attesta attorno al 71%, ben sopra al dato nazionale (Fonte Ispra). Il buon risultato raggiunto è frutto di uno sforzo collettivo di istituzioni, gestore e cittadini, che si sono rivelati i migliori alleati della raccolta differenziata ed hanno abbracciato senza riserve i nuovi sistemi di raccolta. Come in tutte le cose, esistono ancora margini di miglioramento: dopo avere puntato sulla quantità occorre affinare la raccolta sulla qualità dei materiali. Ecco alcune regole:
Carta
Possono essere conferiti nei contenitori giornali, riviste, libri, quaderni, opuscoli, tabulati, carta da pacchi, cartone e cartoncino, sacchetti di carta puliti, scatole e scatoloni in cartone, a patto che siano puliti. Al contrario, scontrini, carta forno, carta plastificata o carta e cartoni con residui di cibo non vanno nei contenitori della carta ma devono essere smaltiti nell’indifferenziato.
Plastica
La raccolta differenziata della plastica riguarda gli imballaggi. Bene quindi bottiglie di plastica per bevande, flaconi dei prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa, borsine di plastica, piatti e bicchieri in plastica, pellicola per alimenti, tappi in plastica, vaschette in plastica o polistirolo per alimenti, appendiabiti in plastica, lattine per le bevande e per l’olio, scatolette, tappi a vite e a corona e vaschette in alluminio per alimenti. Gli imballaggi vanno schiacciati prima di essere introdotti nel contenitore della raccolta differenziata. La bottiglia, per esempio, va appiattita o schiacciata sul lato lungo e conferita con il tappo avvitato: tale operazione è un aiuto a selezionare plastiche differenti e ad avviarle più facilmente a riciclo. Nei contenitori della plastica è corretto conferire anche il barattolame. Sono vietati invece alcuni oggetti che potreste pensare di buttare nella stessa raccolta: giocattoli, scarpe, ciabatte, penne, spazzolini, cd e taniche, per esempio, che vanno invece conferiti nei canali corretti consultando il Rifiutologo.
Vetro
Ciò che è facilmente identificabile come vetro, ovvero bottiglie, vasi e vasetti, bicchieri in vetro non infrangibile, oggettistica, vanno conferiti nel contenitore apposito. Ma attenzione: alcuni oggetti apparentemente in vetro o in altri materiali, compresi eventuali sacchetti utilizzati per il trasporto, non vanno assolutamente mescolati a bottiglie e vasetti, ma devono prendere un’altra destinazione. Esistono infatti dei “falsi amici” del vetro, il cui posto è tra i rifiuti indifferenziati. Stiamo parlando dei bicchieri di cristallo, dei contenitori in vetroborosilicato, delle stoviglie in ceramica o in porcellana, delle fialette in vetro dei farmaci, dei vetri delle finestre, fari di auto e fanali vari come delle pietre, dei vasi di coccio e dei materiali edili. Altri falsi amici del vetro sono i tubi al neon, le lampadine e gli schermi di tv, computer e monitor: se mescolati con il vetro riciclabile rischiano di compromettere la riciclabilità di un intero carico di materiale.
Organico
Anche per i Rifiuti Organici occorre prestare attenzione: vanno bene residui di frutta e ortaggi, scarti di cucina, interiora e pelli, gusci d’uovo e molluschi, alimenti deteriorati, fondi di caffè, filtri di the, ossi, fiori recisi, piccole potature e cenere raffreddata. Vietati invece mozziconi di sigarette, segatura, polvere e lettiere chimiche, ad esempio. Consultando il Rifiutologo è possibile avere una precisa indicazione su dove recapitare i materiali organici.
E questo dove va?
Ci sono alcuni materiali che spesso trovano una collocazione sbagliata. Prima di tutto, quelli che non vanno conferiti nemmeno nel Rifiuto Residuo: medicinali, pile, oli, lampadine ed indumenti, che hanno i propri contenitori dedicati oppure possono essere conferiti presso i Centri di Raccolta Differenziata. Gli elementi che invece devono essere depositati nel Rifiuto Residuo sono per esempio carta plastificata, unta o molto sporca, cd e dvd, pirofile da forno, stracci, fotografie, giocattoli, residui di spazzamento domestico, nastro adesivo, scontrini, pannolini e assorbenti igienici, posate di plastica, lettiere per animali e piatti in ceramica. L’olio rappresenta un discorso a parte: va raccolto in bottiglie di plastica e portato al Centro di Raccolta più vicino. Se viene gettato negli scarichi si rischiano danni alle condutture e ai depuratori. Peggio ancora se viene liberato nel sottosuolo: ne basta un solo litro per compromettere la potabilità di un milione di litri d’acqua nelle falde.
Informarsi per riciclare
Nel Rifiutologo, e negli altri opuscoli distribuiti da Iren agli utenti, sono contenute preziose indicazioni per una raccolta differenziata di qualità. È possibile scaricarli qui.
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