Rivoluzione nei fast food francesi: dal primo gennaio solo stoviglie riutilizzabili

20 Dicembre 2022 14:00

Rivoluzione nei fast food francesi dal primo gennaio: entrerà infatti in vigore la legge sulla lotta ai rifiuti e sull’economia circolare (Agec) approvata nel 2020. Cioè significa che i fast food dovranno usare stoviglie riutilizzabili per i pasti e le bevande servite al tavolo, che si tratti di tazze, coperchi, piatti, contenitori o posate. E alcuni si stanno già attrezzando.
Le catene di fast food servono 6 miliardi di pasti all’anno in 30.000 punti vendita in Francia, generando 180.000 tonnellate di rifiuti. Per le grandi catene come McDonald’s, Quick, KFC e Domino’s Pizza, che fanno largo uso di imballaggi e stoviglie monouso, si tratta di cambiare modello. “Si tratta di una misura emblematica. Se sarà ben attuata, farà una differenza molto concreta per le persone, sta innegabilmente andando nella giusta direzione”, afferma Moira Tourneur, dell’Ong Zero Waste France.
Situato in una strada commerciale molto frequentata, il McDonald’s di Levallois-Perret, vicino a Parigi, ha dovuto assumere personale “per il lavaggio diurno delle stoviglie e hostess alla reception per accompagnare i clienti e spiegare loro la differenziazione, perché all’inizio era molto complicato, e anche per il servizio al banco e al tavolo”, ha spiegato la direttrice Maria Varela.
“Tutto ciò che era fatto di cartone ora è di plastica riutilizzabile. Abbiamo dovuto rivedere le procedure di cucina, separare gli ordini sul posto da quelli da asporto, mettere a disposizione uno spazio di stoccaggio”, spiega. I lavori di ristrutturazione hanno offerto l’opportunità di adattare l’angusta cucina a questa nuova esigenza. Questo locale pilota per il progetto, che impiega 70 persone e realizza l’80% delle vendite con consegne a domicilio o da asporto – rispetto a una media del 50% per i 1.527 ristoranti McDonald’s in Francia – è uno di quelli che, per un anno, ha testato diversi contenitori riutilizzabili in vetro o porcellana, prima che la catena optasse per la plastica al titanio, notoriamente molto resistente. Secondo un portavoce di McDonald’s Francia, entro il 1° gennaio il 90% dei ristoranti della catena sarà pronto. Tuttavia, a volte i clienti gettano i contenitori nel cestino o li portano via, soprattutto i giovani che sono abituati a finire le loro bevande fuori dal locale.
Per Subway, rispettare un obbligo che “riguarda il 95% delle tazze”, secondo una portavoce, ha richiesto anche “diversi mesi di sperimentazione e test”, una “campagna di sensibilizzazione”. Nonostante il “guadagno ambientale immediato” che questa misura rappresenta, la sua applicazione è “minacciata”, secondo quanto affermato da cinque Ong in un articolo pubblicato sul Journal du dimanche all’inizio di dicembre. Mentre alcuni attori stanno “mostrando buona volontà”, altri “rischiano seriamente di non rispettare la scadenza del 1° gennaio”, hanno dichiarato Surfrider, Zero Waste France, No plastic in my sea, Collectif EC2027 e Réseau Consigne, invitando i consumatori a “punire i marchi che non rispettano la legge” e il governo a monitorare l’applicazione della legge.
In effetti, a meno di due settimane dalla scadenza, i principali rivenditori sono riluttanti a dettagliare il loro livello di preparazione e di investimento. L’industria europea degli imballaggi (EPPA) ritiene che le stoviglie riutilizzabili abbiano “un bilancio ambientale peggiore rispetto agli imballaggi di carta”. Deve essere lavato e asciugato”, utilizzando “molta energia, acqua e detergenti”, ha sottolineato il suo presidente Eric Le Lay in un recente articolo.

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