Vivreste su un asteroide?
Ecco il progetto
per costruirci città rotanti

21 Dicembre 2022 05:00

Per ora le città spaziali esistono solo nella fantascienza, ma qualcuno ha già preparato il piano per costruire insediamenti umani non su lontani pianeti, ma sugli asteroidi.
È stato messo a punto un progetto, “per ora in modo del tutto teorico”, come rilevano gli stessi autori della ricerca, dell’Università statunitense di Rochester.
L’articolo che descrive queste città immaginifiche è pubblicato sulla rivista Frontiers in Astronomy and Space Sciences.
Se il progetto sa di fantascienza, le tecnologie descritte dai ricercatori sono già attualmente disponibili o in via di sviluppo: “In base ai nostri calcoli, un asteroide di 300 metri di diametro potrebbe espandersi in un habitat spaziale di circa 35 chilometri quadrati”, afferma Adam Frank, uno degli autori dello studio: “È più o meno la dimensione di Manhattan”.
La chiave della tecnologia è un enorme “sacchetto” a forma di anello, fatto di una rete ultra-flessibile di nanofibre di carbonio, leggerissime e super-resistenti, che dovrebbe contenere l’asteroide e fornire il supporto, sulla sua superficie interna, per una città cilindrica rotante.
Oltre alla loro abbondanza nel Sistema Solare, gli asteroidi offrono molti vantaggi per eventuali insediamenti umani: ad esempio, sono fatti di roccia, che fornisce uno scudo naturale contro le radiazioni cosmiche.
Tuttavia, gli svantaggi sono altrettanto importanti: le rocce di questi corpi celesti non sono abbastanza forti da sopportare una veloce rotazione, che sarebbe necessaria per ricreare una forza di gravità artificiale.
Secondo i ricercatori guidati da Peter Miklavčič, la soluzione sarebbe in una gigante copertura in carbonio: dopo aver messo in rotazione l’asteroide, le sue rocce si frantumerebbero, espandendo e tirando il “sacchetto” che le contiene, il quale diventerebbe infine rigido. In questo modo, si verrebbe a creare una struttura cilindrica in rotazione, la cui superficie interna ospiterebbe la città e dove lo strato di rocce frantumate farebbe da scudo contro le radiazioni.

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