Le borracce sono amiche dell’ambiente: i consigli
per utilizzarle al meglio
05 Gennaio 2023 05:00
La borraccia di Greta Thunberg ha fatto breccia e, in nome dell’ambiente, sempre più italiani preferiscono, per bere fuori casa, la bottiglia riciclabile alla plastica usa e getta delle bottigliette.
Ecco perché l’Università Cattolica, campus di Roma, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, ha redatto un vademecum dedicato agli amanti della borraccia per bere in sicurezza: infatti, la bottiglia riciclabile si presta notevolmente alla crescita di ospiti indesiderati come batteri patogeni pericolosi per la salute.
Nel 2018 il mercato globale mondiale di questo accessorio corrispondeva a circa otto miliardi di dollari l’anno e le previsioni sono di una crescita del 3,9% tra il 2019 e il 2025.
Inoltre, da un’indagine di Euromedia Research, per Unione Nazionale Consumatori, sul tema dell’utilizzo delle borracce condotta tra aprile e dicembre 2020 è emerso che più del 60% degli intervistati utilizzava fuori casa le bottigliette in Pet, a fronte di un 35% che prediligeva le borracce, di cui più della metà dichiarava di usarle “perché non inquinano l’ambiente”.
In Italia beviamo più di otto miliardi di bottiglie d’acqua minerale l’anno, collocandoci come i maggiori consumatori di acqua in bottiglia d’Europa e i secondi al mondo. Inoltre, beviamo acqua per il 90% imbottigliata in bottigliette di plastica, con effetti nefasti sul clima in termini di petrolio utilizzato, di emissioni di Co2 e di smaltimento di rifiuti. Eppure, nel nostro territorio nazionale abbiamo a disposizione acqua sicura e buona, tra le migliori d’Europa, in quanto proviene all’85% da falde sotterranee.
Le borracce sono amiche dell’ambiente ma, se non ben manutenute, possono divenire nemiche della salute. Diversi studi, infatti, indicano che tutti i contenitori che entrano in contatto con l’ambiente e con la nostra bocca, in oltre un caso su due (58%), se non ben manutenuti, vengono contaminati da germi, che possono essere pericolosi soprattutto per persone fragili, debilitate e immunodepresse.
“Se non si esegue una corretta gestione, manutenzione e pulizia/disinfezione periodica della borraccia – spiegano gli esperti – sono preminenti le contaminazioni da miceti opportunisti o alghe (per esempio Sarocladium kiliense, Acremonium sclerotigenum/egyptiacum, Aspergillus jensenii, Bisifusarium biseptatum, solo per citarne alcuni) che sebbene infettino prevalentemente soggetti anziani e/o immunodepressi, co-circolando con altri microrganismi e virus possono contagiare anche soggetti apparentemente giovani e sani. Non sono rare, poi, le contaminazioni ad esempio da Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa o Klebsiella pneumoniae o di Norovirus”.
In vetro, in plastica, in alluminio o acciaio, a ciascuno la sua borraccia. Ma come sceglierla e come pulirla per evitare brutte sorprese?
Leggera, durevole e spesso poco costosa, se si sceglie una borraccia in plastica occorre sapere che non tutte le plastiche sono uguali e che va letta l’etichetta prima dell’acquisto, onde evitare la presenza di bisfenolo A, prodotto ormai bandito per la sicurezza del consumatore. Inoltre, la plastica può disperdere nel liquido, specie se usurata o magari danneggiata da bevande troppo calde o acide, microparticelle che costituiscono un potenziale pericolo per la salute umana. Per la manutenzione di questo prodotto va ricordato che, sebbene molte possano andare in lavastoviglie, non è chiaro se e quanto assorbano il detersivo. Meglio forse propendere per un lavaggio a mano con scovolino non abrasivo. Un’altra possibilità è riempirla con acqua e bicarbonato da lasciare agire tutta la notte.
Se si sceglie una bottiglia in acciaio, ci saranno dei vantaggi in più: l’acciaio è resistente e non trattiene odori e sapori, inoltre è più sicuro contro la proliferazione di muffe e batteri. Per l’igiene va bene la lavastoviglie (a meno che l’etichetta del prodotto non lo sconsigli), ma anche il lavaggio a mano con acqua e una goccia di detersivo o acqua e bicarbonato.
Se si opta per una borraccia in alluminio, allora c’è da sapere che, se il suo punto forte è la leggerezza unita alla resistenza, vanno tenuti conto anche altri aspetti. Infatti, l’alluminio può essere tossico e l’interno della borraccia deve essere rivestito da materiale idoneo (ceramica). Inoltre, se il rivestimento non è ben liscio, le sue increspature si prestano a fare da nido a muffe e batteri.
Anche l’igiene di questa borraccia può essere più delicata ed è preferibile evitarne il lavaggio la lavastoviglie. Inoltre, le borracce in alluminio mal si prestano a liquidi grassi (come il latte ed oli), bevande acide e calde.
Infine, le borracce in vetro: sicuramente inerte è “pulito” e di facile lavaggio, ma fragile, quindi se ne sconsiglia l’uso, soprattutto per i bambini.
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