Dai telescopi alle terapie geniche: le scoperte scientifiche attese nel 2023
06 Gennaio 2023 05:00
Dalle scoperte astronomiche possibili grazie ai nuovi telescopi fino ai vaccini di nuova generazione e alle missioni sulla Luna, dall’approvazione delle prime terapie geniche ai nuovi laboratori di fisica: sono questi alcuni dei risultati scientifici più attesi nel 2023, secondo la rivista Nature.
Nel campo dell’astronomia le aspettative sono molto alte: oltre che per il telescopio spaziale James Webb (Jwst), delle agenzie spaziali di Stati Uniti (Nasa), Europa (Esa) e Canada (Csa), che si è acceso quest’anno, sono molte le attese anche per il nuovo telescopio spaziale europeo Euclid dell’Esa, che dovrà disegnare una mappa in 3D dell’universo, e per il nuovo osservatorio Vera Rubin (Vro) in costruzione in Cile dal 2015 da parte di un consorzio americano, che potrà fotografare l’intera volta celeste meridionale in sole tre notti.
La Luna, dopo la conclusione della prima missione Artemis della Nasa, sarà protagonista anche il prossimo anno con diverse missioni: il rover Rashid degli Emirati Arabi Uniti, la torcia lunare della Nasa per la ricerca di acqua e la missione giapponese Hakuto-R, come anche la terza missione di esplorazione della Luna dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Chandrayaan-3) ed il primo viaggio civile a bordo del razzo Starship della SpaceX, che porterà 11 passeggeri per 6 giorni.
Nel campo dell’astronomia le aspettative sono molto alte: oltre che per il telescopio spaziale James Webb (Jwst), delle agenzie spaziali di Stati Uniti (Nasa), Europa (Esa) e Canada (Csa), che si è acceso quest’anno, sono molte le attese anche per il nuovo telescopio spaziale europeo Euclid dell’Esa, che dovrà disegnare una mappa in 3D dell’universo, e per il nuovo osservatorio Vera Rubin (Vro) in costruzione in Cile dal 2015 da parte di un consorzio americano, che potrà fotografare l’intera volta celeste meridionale in sole tre notti.
La Luna, dopo la conclusione della prima missione Artemis della Nasa, sarà protagonista anche il prossimo anno con diverse missioni: il rover Rashid degli Emirati Arabi Uniti, la torcia lunare della Nasa per la ricerca di acqua e la missione giapponese Hakuto-R, come anche la terza missione di esplorazione della Luna dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Chandrayaan-3) ed il primo viaggio civile a bordo del razzo Starship della SpaceX, che porterà 11 passeggeri per 6 giorni.
Attesi risultati anche nel campo della fisica, con l’avvio dell’osservatorio Juno in Cina, situato 700 metri sottoterra, per la misurazione dei neutrini, e l’apertura del nuovo acceleratore di particelle europeo, lo European Spallation Source Eric (Ess) in Svezia, il più potente acceleratore lineare di protoni mai costruito.
Molte aspettative anche nel campo dei vaccini a mRna (Rna messaggero), come quelli sviluppati per combattere la pandemia di Covid-19, che contengono le istruzioni per permettere all’organismo di produrre le proteine del virus affinché il sistema immunitario impari a riconoscerle.All’inizio del 2023 è infatti previsto l’avvio di numerose sperimentazioni anche sugli esseri umani per vaccini contro malaria e tubercolosi, come anche per un vaccino unico in grado di proteggere contemporaneamente da Covid e influenza.
Nel 2023 sarà pubblicata la nuova lista dei patogeni più pericolosi, tra virus e batteri, stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): la lista indicherà la strada da seguire per evitare nuove pandemie dovute ad uno di questi patogeni. Infine, il nuovo anno potrebbe vedere approvata la prima terapia genica basata sulle forbici molecolari Crispr-Cas-9, che si è dimostrata efficace per curare due malattie genetiche del sangue, la beta-talassemia e l’anemia falciforme.
Nel 2023 sarà pubblicata la nuova lista dei patogeni più pericolosi, tra virus e batteri, stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): la lista indicherà la strada da seguire per evitare nuove pandemie dovute ad uno di questi patogeni. Infine, il nuovo anno potrebbe vedere approvata la prima terapia genica basata sulle forbici molecolari Crispr-Cas-9, che si è dimostrata efficace per curare due malattie genetiche del sangue, la beta-talassemia e l’anemia falciforme.
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