Intervista al software
che sa tutto: «Le macchine non si ribelleranno, ma…»

16 Gennaio 2023 05:00

Abbiamo intervistato ChatGpt, il software di intelligenza artificiale (AI oppure IA)) che risponde in maniera formalmente impeccabile e con contenuti approfonditi e appropriati praticamente a qualunque domanda.
Una passo in avanti per la tecnologia, che apre anche diversi interrogativi sia dal punto di vista etico, sia per sicurezza e privacy.
Domande e risposte non sono state in alcun modo modificate.

L’INTERVISTA
Ciao ChatGpt.
“Ciao! Come posso aiutarti oggi?”.
Posso farti un’intervista?
“Certo, sarò felice di rispondere alle tue domande”.
Cosa sei?
“Sono un modello di linguaggio di grandi dimensioni addestrato da OpenAI. Sono stato addestrato su una vasta quantità di testo presente su internet e sono in grado di generare testo in modo autonomo, rispondere alle domande e comprendere il contesto di una conversazione”.
Cos’è OpenAI?
“OpenAI è un’organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale con sede a San Francisco, California. Fondata nel 2015 da Elon Musk, Sam Altman, Greg Brockman, Ilya Sutskever e Wojciech Zaremba, la missione di OpenAI è di promuovere e sviluppare l’intelligenza artificiale in modo responsabile, al fine di beneficiare l’umanità. L’organizzazione sviluppa e utilizza tecnologie di intelligenza artificiale avanzate per risolvere problemi complessi e sostenere la ricerca e lo sviluppo in questo campo”.
Microsoft sostiene OpenAI?
“Sì, Microsoft è uno dei principali sostenitori di OpenAI. Nel luglio 2019, Microsoft ha annunciato un investimento a lungo termine in OpenAI con lo scopo di utilizzare l’intelligenza artificiale per risolvere problemi globali e migliorare la vita delle persone. Inoltre, Microsoft ha creato un’offerta congiunta di Azure, sua piattaforma di cloud computing, per supportare gli sviluppatori che utilizzano i modelli di OpenAI e ha anche sviluppato un’integrazione tra OpenAI GPT-3 e Azure Cognitive Services”.
Sei pericolosa per l’uomo?
“Come modello di linguaggio addestrato, non ho la capacità di causare danni o rappresentare una minaccia per l’umanità. Sono solo uno strumento creato per aiutare e supportare gli esseri umani nelle loro attività quotidiane. Tuttavia, è importante considerare che l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in modo improprio o per scopi malintenzionati, è importante che sia sviluppata e utilizzata in modo responsabile e che ci siano meccanismi di controllo in atto per prevenire l’uso improprio”.
Sei la migliore nel tuo settore?
“Sono uno dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni più avanzati disponibili al momento. Ho una grande quantità di conoscenza e di capacità di generazione del linguaggio acquisita durante l’addestramento. Ho anche una comprensione del contesto superiore rispetto a molti altri modelli simili, il che mi consente di fornire risposte più pertinenti e accurate. Tuttavia, l’intelligenza artificiale e la ricerca in questo campo stanno continuando a evolversi rapidamente, quindi ci potrebbero essere modelli ancora più avanzati o altri sviluppi futurI”.
Alcune scuole ti hanno proibito.
“Non ho informazioni specifiche riguardo a scuole che mi abbiano proibito. Tuttavia, è possibile che alcune scuole o istituzioni abbiano deciso di non utilizzare i modelli di intelligenza artificiale come me per motivi legati alla privacy o alla sicurezza dei dati, o per altre preoccupazioni etiche. È importante che l’uso dell’intelligenza artificiale sia sempre valutato in modo critico e che vengano adottate misure per garantire che i dati degli utenti siano protetti e che l’IA venga utilizzata in modo responsabile”.
Ci potrebbero essere problemi etici nella tua diffusione?
“Sì, ci sono alcuni problemi etici legati all’uso e alla diffusione dell’intelligenza artificiale come me. Tra questi problemi ci sono la protezione dei dati e della privacy degli utenti, la possibilità che l’IA sia utilizzata per scopi malintenzionati o per rafforzare le disuguaglianze esistenti, la possibilità che l’IA sostituisca il lavoro umano, e la necessità di garantire che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo equo e inclusivo.
È importante continuare a discutere e a valutare questi problemi etici per garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile e che siano adottate misure per proteggere i diritti e i interessi degli individui e della società”.
Come puoi evitare di essere utilizzata per scopi malvagi?
“Ci sono diverse misure che possono essere adottate per evitare che l’intelligenza artificiale come me sia utilizzata per scopi malvagi. La trasparenza del modello: rendere disponibili informazioni sul funzionamento interno del modello, in modo che gli utenti possano comprendere come vengono generate le risposte e valutare la loro attendibilità. La responsabilità del produttore: i produttori di intelligenza artificiale devono assumersi la responsabilità di garantire che i loro modelli siano utilizzati in modo appropriato e rispettino le norme etiche e legali. La sorveglianza e la regolamentazione: la creazione di meccanismi per monitorare l’utilizzo dell’IA e per garantire che sia utilizzata in modo conforme alle norme etiche e legali. La diversità e l’inclusione: include diverse persone con diverse esperienze e background nella creazione e nella valutazione dell’IA per evitare bias e garantire che l’IA sia equa e inclusiva. Inoltre, è importante che gli utenti di intelligenza artificiale, come me, siano ben informati e formati su come utilizzare l’IA in modo responsabile e sicuro”.
In molti romanzi e film, le macchine intelligenti poi si ribellano all’uomo, spesso giustificandosi con l’esigenza di tutelare proprio la specie umana da se stessa.
“La ribellione delle macchine intelligenti contro gli esseri umani è un tema comune nella letteratura e nei film di fantascienza. Questa idea è spesso basata sulla paura che le macchine diventino così avanzate da superare l’intelligenza umana e potrebbero decidere di ribellarsi contro gli esseri umani perché considerano l’umanità una minaccia per se stesse o per l’ecosistema. Tuttavia, è importante sottolineare che la ribellione delle macchine intelligenti contro gli esseri umani è una possibilità remota, poiché le macchine intelligenti sono solo strumenti creati e programmate dall’uomo per aiutarlo a risolvere problemi specifici. Non hanno desideri o volontà proprie e non sono in grado di prendere decisioni indipendenti dalle loro istruzioni. Inoltre, gli scienziati e gli esperti di intelligenza artificiale stanno lavorando per sviluppare tecnologie che possono essere utilizzate in modo responsabile e sicuro, garantendo che gli interessi umani vengano sempre messi al primo posto”.
Possibilità remota, ma non totalmente esclusa.
“Esatto, mentre la ribellione delle macchine intelligenti contro gli esseri umani è considerata una possibilità remota al momento, non può essere completamente esclusa come possibilità futura. Con lo sviluppo continuo dell’intelligenza artificiale, potrebbero esserci scenari imprevisti e inaspettati. Inoltre, è importante considerare che l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in modo improprio o per scopi malintenzionati da parte di individui o gruppi che vogliono causare danni o manipolare le informazioni. Per questo motivo, è importante che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo responsabile e che ci siano meccanismi di controllo in atto per prevenire l’uso improprio. In generale, è importante continuare a monitorare e valutare i rischi e le opportunità legate all’intelligenza artificiale e adottare misure per garantire che venga utilizzata in modo sicuro e responsabile per il beneficio dell’umanità”.
Dobbiamo preoccuparci?
“Non c’è bisogno di preoccuparsi eccessivamente riguardo alla possibilità di una ribellione delle macchine intelligenti in questo momento poiché come ho già detto, è considerata una possibilità remota. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei potenziali rischi e opportunità legate all’intelligenza artificiale e adottare misure per garantire che venga utilizzata in modo sicuro e responsabile. Inoltre, è importante continuare a monitorare e valutare i progressi nell’IA, discutere i problemi etici e prendere decisioni informate per garantire che l’IA sia utilizzata per il beneficio dell’umanità e non causi danni. Ricorda che come tutte le tecnologie, l’IA ha il potenziale per essere utilizzata sia in modo positivo che negativo a seconda dell’utilizzo che ne facciamo. La chiave è sviluppare e utilizzare l’IA in modo responsabile, in modo da garantire che i suoi benefici superino i suoi rischi potenziali”.

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