Energia, in tre anni nucleare
e rinnovabili copriranno
la crescita della domanda
09 Febbraio 2023 14:00
Le energie a basso contenuto di carbonio, in particolare le rinnovabili, dovrebbero coprire “quasi tutta” la crescita prevista della domanda globale di elettricità nei prossimi tre anni, contribuendo a contenere le emissioni di Co2 del settore energetico.
La domanda di elettricità è in aumento: rallentata al 2% nel 2022, a causa della crisi energetica e delle difficoltà economiche in tutto il mondo, secondo il rapporto 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), dovrebbe accelerare di nuovo al 3%.
In questo scenario, le energie rinnovabili (soprattutto solare ed eolica) dovrebbero dominare la crescita della produzione. Con il nucleare, le energie a basse emissioni di carbonio copriranno in media oltre il 90% di questo nuovo fabbisogno almeno fino al 2025.
In termini di emissioni, è quindi “improbabile”, secondo l’Aie, che il settore dell’elettricità aumenti la sua impronta in modo significativo, anche se rimane altamente emissivo perché è ancora in gran parte basato su centrali a carbone o a gas.
I Paesi asiatici emergenti sono in testa alla classifica. Oltre il 70% della crescita della domanda nei prossimi tre anni proverrà da Cina, India e dai Paesi del Sud-Est asiatico, osserva l’Agenzia, “anche se permangono notevoli incertezze sull’andamento della Cina, la cui economia sta uscendo dalle rigide restrizioni legate alla Covid”.
A questo punto, l’Aie stima che il consumo di elettricità della Cina rappresenterà un terzo del totale mondiale entro il 2025, rispetto a un quarto del 2015.
E il Paese rappresenterà il 45% della crescita delle energie rinnovabili.
Le economie avanzate non rimarranno indietro: si rivolgeranno all’elettricità per evitare la dipendenza dai combustibili fossili, in particolare nei trasporti.
Si prevede che tra tre anni il mondo consumerà l’equivalente del consumo attuale del Giappone.
“La buona notizia è che le energie rinnovabili e l’energia nucleare stanno crescendo abbastanza velocemente da soddisfare quasi tutto questo appetito extra, il che significa che siamo vicini a un punto di svolta per le emissioni del settore energetico”, spiega il direttore dell’Aie, Fatih Birol.
Si prevede che le fonti rinnovabili cresceranno più di tutte le altre fonti energetiche messe insieme, con un +9% all’anno nel periodo 2023-25. La loro quota nella produzione globale di energia elettrica passerà dal 29% nel 2022 al 35% nel 2025.
La produzione nucleare dovrebbe crescere del 3,6% all’anno.
Allo stesso tempo, l’uso di centrali elettriche a gas dovrebbe diminuire nell’Unione europea, ma aumentare significativamente in Medio Oriente. Le centrali a carbone sono in diminuzione in Europa e nelle Americhe, un calo che però è compensato dalla crescita nella regione Asia-Pacifico.
In definitiva, con una domanda più elevata, le emissioni di Co2 del settore, che hanno raggiunto il picco nel 2022, dovrebbero rimanere più o meno allo stesso livello fino al 2025.
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