All’Udinese lo scudetto
della sostenibilità,
Liverpool regina d’Europa
11 Febbraio 2023 05:00
Il Liverpool vince la Champions, mentre all’Udinese va lo scudetto della sostenibilità. Questi i verdetti che emergono dall’ultimo “Football Sustainability Index 2023”, il report annuale sulla sostenibilità del mondo del calcio condotto all’interno dei 5 principali campionati europei.
Dopo il club inglese si trovano sul podio due spagnole, Betis Siviglia e Real Madrid, segue la squadra friulana della famiglia Pozzo.
Le altre italiane: Milan ottavo, Juventus 14esima, Inter 18esima, ventitreesimo il Sassuolo dietro il Barcellona, Roma 28esima, Napoli 33eismo davanti al Paris Saint Germain; terzultima della classifica in 48esima posizione il Bologna.
Il campionato più sostenibile è la Premier inglese, dove appunto svetta il team guidato da Jurgen Klopp. Il Liverpool ha ottenuto un punteggio complessivo di 86/100 in tutte e tre le metriche chiave di sostenibilità, cioè ambiente, sociale e governance (Esg). Intanto la società si impegna in ampi progetti comunitari a supporto di circa 2.000 enti di beneficenza locali. Uno dei fiori all’occhiello è poi “The Red Way”, piattaforma che comprende una strategia globale di formazione e sviluppo per tutti i dipendenti del club. Il Liverpool si è poi assicurato che siano carbon neutral tutte le sue attività dirette, con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni.
Secondo in Europa è il Betis con un punteggio Esg complessivo di 83/100.
Nel 2020 il club di Siviglia ha lanciato il programma “Forever Green”, piattaforma di sostenibilità per aziende e istituzioni che vogliono utilizzare il calcio per aiutare a salvare il pianeta. Come piattaforma aperta, le aziende coinvolte possono collaborare a progetti per ridurre le emissioni e creare una più ampia coscienza sociale intorno alla crisi climatica. Il club infine, oltre a essere carbon neutral, è parte di un progetto di riduzione delle emissioni che coinvolge l’installazione di 25 turbine eoliche a Guanacaste, in Costa Rica.
Medaglia di bronzo per il Real Madrid, con un punteggio ESG di 79/100. Promuove una serie di iniziative per ridurre l’impatto delle sue attività sulle risorse naturali. Alcune aree chiave all’interno dell’universo Real includono il riciclaggio dei materiali e dei rifiuti e la lotta allo spreco d’acqua. Attraverso un accordo con Ecoembes Spagna,, è stato istituito un sistema per la raccolta, il trasporto, e successivo trattamento dei rifiuti che va oltre le linee guida fissate dall’Unione Europea. Il consumo di acqua annuo dei campi da calcio e per il giardinaggio ornamentale della cittadella del Real Madrid proviene dalla rete idrica riciclata del Comune di Madrid, basato su recupero dell’acqua piovana e drenaggio del campo.
Un club che mostra il suo impegno per ridurre al minimo la sua impronta di carbonio – sottolinea il “Football Sustainability Index 2023” – è anche l’Udinese con un punteggio Esg di 78,8/100. È diventata una delle prime squadre italiane aderire allo “Sport per l’azione sul clima” delle Nazioni Unite, oltre ad essere coinvolto in diverse collaborazioni con i partner per spingere ulteriormente la sostenibilità al club.
Ad esempio, un accordo con Bluenergy ha visto il loro campo di casa, Dacia Arena, rifornito esclusivamente con energia proveniente da fonti rinnovabili.
Ciò ha reso lo stadio uno dei primi a emissioni zero in Europa.
Il fornitore del kit della squadra, Macron, ha realizzato anche la divisa del club utilizzando il 100% tessuti ecosostenibili, con ogni maglia realizzata utilizzando 13 bottiglie di plastica Pet riciclate.
In generale, la sostenibilità sta guidando anche le sponsorizzazioni.
Ad esempio, il Tottenham ha recentemente collaborato con VivoPower, società che si occupa della tecnologia per batterie di veicoli elettrici ed energia solare, per ridurre al minimo gli impatti ambientali dannosi. E VivoPower fornisce l’energia pulita per alimentare lo stadio dove gioca il club londinese con Antonio Conte in panchina.
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