Raccolta Raee in calo: -7%
nel 2022. Scorrettamente smaltite 400mila tonnellate

12 Febbraio 2023 05:00

Oltre 246mila tonnellate di Raee nel 2022, il corrispettivo del peso di circa 680 Airbus A380.
Eppure non basta.
Lo dicono i numeri del report di Erion Weee, consorzio del sistema Erion, che ha gestito su tutto il territorio italiano i Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche domestiche.
Perché rispetto al 2021 il calo è evidente: -7% su base annua.
Una flessione generale che riguarda tutti i raggruppamenti, tranne quelli delle sorgenti luminose (R5), che fa registrare l’unico segno positivo con 211 tonnellate (+13%).
Il calo più significativo, invece, è sui piccoli elettrodomestici (R4), con il -14% di raccolta (20.107 tonnellate).
“Una riduzione determinata – spiega Erion – dai comportamenti scorretti dei cittadini che, come confermato da un recente studio realizzato da Ipsos, non si dimostrano particolarmente virtuosi quando si tratta di dismettere Raee di dimensioni ridotte. Uno su 6 lo fa in modo inappropriato, gettandoli nel sacco dell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica”.
Ai primi posti per la gestione scorretta ci sono asciugacapelli (22%), tostapane e frullatore (20%) e caricabatterie per cellulari (18%).
Ci sono altri dati negativi, come quelli del raggruppamento R3 (tv e monitor) che, dopo la crescita esponenziale del 2021 dovuta all’effetto del bonus rottamazione televisori, si ferma a circa 44.632 tonnellate, -10%.
E poi gli R1 (freddo e clima) con 77.464 tonnellate raccolte (-2%) e i rifiuti elettronici pesanti: -9% per i grandi elettrodomestici, scesi nel 2022 a 104.551 in netta controtendenza rispetto all’anno precedente (114.700 tonnellate).


Il Consorzio, che rappresenta una quota di responsabilità pari al 69% sull’intero sistema italiano, stima che l’Italia sia distante oltre 35 punti percentuali dal target di raccolta europeo fissato al 65% rispetto all’immesso sul mercato nei tre anni precedenti. All’appello, dunque, mancano oltre 400mila tonnellate di Raee domestici, ovvero quasi 3 milioni di grandi elettrodomestici (frigoriferi, condizionatori e lavatrici) e più di 400 milioni di piccoli elettrodomestici (cellulari, microonde, radio). «Una perdita che ha dei riflessi importanti a livello nazionale, ancor più in un periodo di grave carenza di risorse come quello attuale», sottolinea lo studio.
Se l’Italia riuscisse a intercettare tutti i Raee oggi dispersi e avviarli a corretto trattamento “si potrebbero riciclare altre 380mila tonnellate di materie prime, di cui 209mila tonnellate di ferro, pari al peso di 28 Torri Eiffel; 18mila tonnellate di rame pari a 198 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà, circa 14mila tonnellate di alluminio, pari a 16 milioni di moka da caffè e, infine, 106mila tonnellate di plastica, pari a 42 milioni di sedie da giardino”.
Secondo Erion, “i risultati del 2022 mettono ancora una volta in evidenza l’esistenza di circuiti di gestione non ufficiali e l’inadeguatezza dei controlli lungo la filiera”.

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