Cybercrimini in aumento:
nel 2022 +50% attacchi, boom di motivazioni geopolitiche
15 Febbraio 2023 14:00
Nel 2022 sono stati 2.600 i fenomeni legati al cybercrime, di cui 1.236 attacchi, 1.261 incidenti e 103 violazioni della privacy.
È quanto emerge dall’ultimo “Threat Intelligence Report” di Exprivia (azienda con sede a Molfetta), che prende in considerazione 118 fonti aperte (siti di aziende colpite, siti pubblici di interesse nazionale, agenzie di stampa online, blog e social media). Rilevazioni in aumento di circa il 50% rispetto al 2021, quando erano stati accertati 1.356 fenomeni di cybercrime (605 invece, nel 2020).
“Se il 2021 era stato un annus horribilis per la sicurezza informatica in Italia, il 2022 è stato anche peggiore”, spiega la società.
Per la prima volta dal 2020, quando è nato l’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia sulle minacce informatiche in Italia, il “numero di incidenti informatici (ovvero gli attacchi andati a buon fine) supera quello degli attacchi respinti”.
La circostanza è resa possibile anche da “tecniche sempre più sofisticate usate dagli hacker e dalla poca consapevolezza sui rischi legati alla rete da parte di imprese e cittadini”.
Solo nel trimestre ottobre-dicembre 2022, secondo il report, si sono verificati 547 eventi, con una progressiva crescita nel mese di dicembre (che da solo ne conta 257). “Con il sorpasso degli incidenti sugli attacchi nel 2022 possiamo affermare con certezza – commenta Domenico Raguseo, direttore Cybersecurity di Exprivia – che alcuni degli incidenti sono l’effetto di azioni ostili intraprese dagli hacker nel biennio precedente”. “Considerare un attacco come un’azione che inizia e finisce nel corso di qualche minuto o qualche giorno è, infatti, un grande errore. Alcuni attacchi possono durare anni”.
A partire dal 2022, con il conflitto russo-ucraino, si è aggiunto alla lista delle motivazioni anche il cyberwarfare (guerra cibernetica) con 157 fenomeni registrati; di particolare importanza l’hacktivism (attività criminali al fine di promuovere una causa politica o sociale) aumentate del 139% rispetto al 2021.
Tra le tipologie di danno rilevate nel 2022 primeggia ancora il furto di dati con il 70% dei casi sulla totalità dei fenomeni registrati.
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