Nel 2025 le rinnovabili supereranno il carbone
come prima fonte di energia

19 Febbraio 2023 14:00

Pannelli solari e pale eoliche

Le rinnovabili nel 2025 supereranno il carbone come prima fonte di energia al mondo e insieme al nucleare copriranno quasi tutta la crescita della domanda globale di elettricità nei prossimi tre anni.
Lo prevede l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) nel suo rapporto per il 2023 sul mercato dell’elettricità.
Secondo lo studio, la domanda elettrica crescerà in media del 3% all’anno nei prossimi 3 anni, contro una media del 2,4% annuo pre-pandemia. Altri 2.493 Terawattora di domanda saranno aggiunti nel 2025, portando la richiesta globale fra 3 anni a 29.281 TWh.
Sul lato dell’offerta, la crescita prevista della produzione di corrente da rinnovabili in 3 anni è di 2.450 TWh (equivalenti al 98% della crescita della domanda). La Iea prevede che le fonti pulite saliranno da 8.349 TWh nel 2022 a 10.799 TWh nel 2025, superando come prima fonte di energia globale il carbone, la cui produzione elettrica rimarrà stabile, da 10.325 TWh del 2022 a 10.217 TWh nel 2025. Stabile anche la generazione elettrica da gas, da 6.500 TWh a 6.522.
La Iea prevede un aumento della produzione dal nucleare, guidata dall’Asia. Nuovi reattori in Cina e in India, insieme col riavvio dei reattori in Francia e Giappone, vedranno la generazione crescere di 302 TWh al 2025, da 2.684 TWh nel 2022 a 2.986 tre anni dopo.
Più del 70% di questa crescita nei prossimi tre anni verrà da Cina, India e Sudest asiatico. Al 2025 dalla Cina arriverà un terzo della domanda globale di corrente, dall’Asia più della metà. Ma anche i Paesi più sviluppati aumenteranno la richiesta, per sostituire i combustibili fossili in settori come trasporti, riscaldamento e industria.
“La crescente domanda di elettricità nel mondo punta ad accelerare, aggiungendo più del doppio dell’attuale consumo del Giappone nei prossimi tre anni – ha detto il direttore esecutivo della Iea, Fatih Birol – ma la buona notizia è che le rinnovabili e il nucleare stanno crescendo abbastanza rapidamente per soddisfare quasi tutta qu esta fame ulteriore”.
L’Italia si prepara alla sfida del 2030, quando l’energia rinnovabile dovrà produrre 85 Gigawattora all’anno in più. Il valore della produzione delle imprese riconducibili alla filiera delle energie rinnovabili nel nostro Paese incide per 12,4 miliardi di euro, maturando lo 0,7% del Pil.
E il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto ha annunciato che dal RepowerEu arriveranno 33 miliardi di euro.
“L’Italia è ancora troppo dipendente dall’estero dal punto di vista energetico – ammette Agostino Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura – infatti importa ancora dell’estero il 14% dell’energia elettrica e ben il 90% di idrocarburi”.
Per arrivare a 85 nuovi Gigawatt occorrerà installare nuovi impianti e per questo sarà necessario occupare lo 0,3% del territorio italiano, pari a 30 milioni di ettari.
Secondo gli studi, l’aumento della capacità di generazione rinnovabile necessaria per raggiungere gli obiettivi Ue di decarbonizzazione e indipendenza energetica 2030 può portare benefici economici fino a 361 miliardi di euro e creare fino a 540.000 nuovi posti di lavoro.

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