Un parroco affida a ChatGpt l’omelia da recitare a messa: “Spaventoso e affascinante”
25 Febbraio 2023 05:00
In un piccolo borgo sulla sponda del Danubio, in Ungheria, il parroco Viktor Csanadi si è affidato all’intelligenza artificiale per la predica domenicale. Il risultato è stato “spaventoso e affascinante”, ha spiegato il sacerdote, commentando le parole scelte dal computer, che ha poi pronunciato nella chiesa millenaria di Domos, nell’ovest del Paese, dove non vivono più di 1.200 anime.
“Gli uomini scelti da Dio non devono temere la caduta, perché Nostro Signore sta con loro – recita il testo – e aiuta a superare le difficoltà. Gli uomini scelti da Dio hanno bisogno della fede e di abbandonare i loro timori, di rimanere aperti alla volontà del Signore”.
Il sacerdote ha letto solo il testo prodotto da ChatGpt, l’intelligenza artificiale di OpenAI.
“Ho sentito molte cose sull’intelligenza artificiale, su ChatGpt, e ho deciso di provare a fargli scrivere la mia predica”, ha spiegato. “Guarda, amico mio – ho detto alla macchina – io sono un prete, stiamo parlando di questioni di fede, mi aiuti per favore a fare la mia predica di domenica?”.
Detto fatto. È bastato premere il pulsante “enter” e il testo è venuto fuori senza problemi.
“È stata un’esperienza spaventosa e affascinante”, ha detto il parroco.
Il testo, intitolato “Messaggio del nostro Fratello Macchina” è stato pubblicato poi sul sito della parrocchia. L’essenza del contenuto: chiunque può essere intermediario del messaggio di Dio. «Non so se l’intelligenza artificiale sostituirà in futuro il lavoro dei preti. Dovremmo rispondere di no, ma non ne sono certo», ha detto ancora il sacerdote.
Pare che fedeli non abbiano trovato niente di anomalo e abbiano pregato con devozione ascoltando le parole scritte da ChatGpt alla fine del sermone.
Ma non manca chi ha manifestato dubbi.
“Questa predica non differiva tanto da molti altri testi, pronunciati nella routine di molti preti, dove parole e idee pesanti, piene di tesori, suonano vuote, e invece della profondità dell’essenza di Dio, affluisce soltanto un nulla paralizzante”, ha detto Katalin Lukacsi, ex deputata cattolica, rappresentante di un mondo che si oppone alla religiosità superficiale. “L’intelligenza artificiale sta entrando in sempre più sfere della nostra vita, ma forse dovremmo designare territori vietati”, avverte in un comunicato la Comunità ecumenica libera.
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