Oggi è la Giornata mondiale dell’acqua, avanti così entro
il 2030 non basterà per tutti
22 Marzo 2023 05:00
Oggi ricorre in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.
Il tema scelto quest’anno è l’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria.
Proprio per l’occasione, è arrivato un severo monito da parte degli esperti dell’Onu: il mondo sta affrontando una dura crisi idrica, con la domanda globale di acqua dolce che dovrebbe superare la sua fornitura del 40% entro la fine di questo decennio.
Ciò significa che già prima del 2030 l’acqua dolce presente sul pianeta non sarà più sufficiente per tutti i suoi abitanti.
Secondo il dossier, i governi devono urgentemente smettere di sovvenzionare l’estrazione e l’uso eccessivo dell’acqua, e le industrie devono rivedere le loro pratiche dispendiose.
Per gli esperti, i Paesi devono iniziare a gestire l’acqua come un “bene comune globale”, perché la maggior parte delle Nazioni dipende fortemente dai propri vicini e l’uso eccessivo, l’inquinamento e la crisi climatica minacciano l’approvvigionamento idrico a livello globale.
Johan Rockstrom, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research e autore principale del rapporto, ha spiegato che l’attuale abbandono delle risorse idriche da parte del mondo sta portando al disastro: “L’evidenza scientifica è che abbiamo una crisi idrica. Stiamo facendo un uso improprio dell’acqua, inquinandola e cambiando l’intero ciclo idrologico globale, attraverso ciò che stiamo facendo al clima. È una tripla crisi”.
Mentre Mariana Mazzucato, economista e docente all’University College di Londra, anche lei autrice principale del dossier, ha aggiunto: “Abbiamo bisogno di un approccio molto più proattivo e ambizioso. Dobbiamo mettere al centro giustizia ed equità, non è solo un problema tecnologico o finanziario”.
Gli esperti formulano sette raccomandazioni chiave, tra cui rimodellare la governance globale delle risorse idriche, aumentare gli investimenti nella gestione dell’acqua attraverso partenariati pubblico-privato, stabilire un prezzo adeguato dell’acqua e stabilire partenariati per raccogliere finanziamenti su progetti idrici nei Paesi in via di sviluppo e a medio reddito.
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