L’Unione europea contro gli alimenti in imballaggi sotto 1,5 chili di peso

10 Maggio 2023 05:00

La Commissione europea vorrebbe imporre agli Stati membri lo stop alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi, giudicate superflue. Addio dunque ad insalata in busta, cestini di fragole, confezioni di pomodorini e arance in rete.
Un’ulteriore stretta sugli imballaggi in plastica, soprattutto le buste ultraleggere, divieto di Pfas nelle confezioni per alimenti, rimozione degli obiettivi di riuso per cibo e bevande da asporto con esenzione per tutte le microimprese a livello Ue.
Sono le priorità indicate dalla relatrice dell’Europarlamento sul regolamento per la riduzione degli imballaggi, Frederique Ries (Renew, Belgio) nel rapporto presentato in commissione Ambiente.
Ries propone anche che i fornitori di servizi online siano vincolati dagli stessi obblighi di responsabilità di raccolta dei rifiuti dei produttori. Per l’europarlamentare, il regolamento dovrebbe contenere anche un obiettivo di raccolta differenziata del 90% per il 2029 per tutti i tipi di imballaggi contemplati dalla proposta legislativa e non più solo per le bottiglie di plastica per bevande ai sensi della direttiva sulla plastica monouso. Secondo il calendario indicativo, il voto in commissione è previsto per settembre, con l’Europarlamento che dovrebbe votare la sua posizione negoziale in plenaria ad ottobre.
DOP E IGP ESENTATE
I prodotti soggetti a restrizioni per i contenitori monouso in plastica per meno di 1,5 chili di frutta e verdura fresca dovrebbero essere stabiliti dall’”Agenzia europea per la sicurezza alimentare sei mesi dopo l’entrata in vigore” del regolamento sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio e “tener conto del rischio di deterioramento quando tali prodotti sono venduti sfusi”.
Il provvedimento dovrebbe inoltre “prevedere deroghe per i prodotti ortofrutticoli freschi Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta)”.
È la modifica al regolamento sul packaging e la riduzione dei rifiuti da imballaggio proposta dalla stessa relatrice.
LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI
Se la rivoluzione andrà in porto, gli italiani dovranno cambiare molte loro abitudini. A certi prodotti imballati, in fatti, ormai si sono affezionati: secondo un sondaggio di Unione italian food, il 75% degli intervistati li acquista regolarmente, il 38% lo fa tutte le settimane. Nel carrello l’81% mette le insalate in busta, il 40% preferisce le ciotole di insalata e il 30% sceglie la frutta lavata e tagliata.

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