Da disagio in spiaggia a energia pulita: la posidonia alimenterà un biodigestore
07 Giugno 2023 05:00
Entro fine 2023 a Pollica (Salerno) inizierà la costruzione del primo impianto in Europa capace di produrre energia rinnovabile utilizzando la posidonia spiaggiata unita all’umido della raccolta differenziata.
Sarà un biodigestore da settemila tonnellate all’anno in grado di soddisfare il consumo elettrico di 500 famiglie e del depuratore cittadino, la cui acqua sarà utilizzata per ripulire la posidonia stessa.
Il progetto è stato presentato a Slow Fish 2023 a Genova dal sindaco di Pollica Stefano Pisani e dall’amministratore delegato dell’azienda Miras Energia Silvio Petrone, che si è aggiudicata il project financing.
La pianta sottomarina, diffusa nel Mediterraneo e spesso spiaggiata in eccesso sul litorale delle frazioni costiere di Acciaroli e Pioppi, sarà utilizzata per produrre biometano. L’entrata in funzione dell’impianto è prevista a metà 2024 dopo 6-8 mesi di lavori.
“Ogni tanto – spiega Pisani – mi ritrovo i turisti che mi dicono: sindaco la spiaggia è sporca. In realtà la spiaggia non è sporca, c’è la posidonia che tanto bene fa contro l’erosione costiera: infatti, la mettiamo sotto alla sabbia utilizzandola per difendere le nostre coste, ma in alcuni casi è sovrabbondante, perciò abbiamo pensato a una modalità alternativa di utilizzo. La impiegheremo per produrre energia pulita. La posidonia spiaggiata ha bisogno di essere ripulita dalla sabbia e dalle microplastiche, perciò realizzeremo il processo di lavaggio riutilizzando l’acqua del nostro depuratore, che sarà alimentato dal nuovo biodigestore”.
“Il nostro impianto avrà tre obiettivi: produrre energia da fonti rinnovabili, essere sostenibile socialmente con un costo dell’energia inferiore a quello di mercato e tornare un po’ al passato, gli scarti di posidonia che ci servirà per produrre energia diventeranno compost per la comunità agricola di Pollica, che anticamente già usava la posidonia come fertilizzante – sottolinea Petrone – è il primo impianto che tratterà posidonia in Europa, ma probabilmente nel mondo non esistono impianti di questo genere”.
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