Comunità energetiche,
dalla Regione 190mila euro per 5 progetti piacentini
16 Giugno 2023 14:00
La Regione Emilia Romagna ha approvato e finanziato con quasi 200mila euro cinque progetti provenienti dalla nostra provincia per la costituzione di altrettante comunità energetiche rinnovabili.
Uno arriva da Castel San Giovanni (8.400 euro di investimento, 7.560 di contributo regionale), uno da Fiorenzuola (50.400 di investimento, 45.360 di contributo), uno da Gragnano (63.000 di investimento, 50.000 di contributo) e due da Piacenza (97.125 di investimento, 87.413 di contributi). In totale, quindi, nella nostra provincia arriveranno 190.333 euro di contributi regionale, a fronte di progetti per 218.925 euro.
In totale, sono 124 i progetti per la costituzione e progettazione di Comunità energetiche rinnovabili che vengono finanziati dalla Regione, sui 141 presentati.
E l’amministrazione regionale per far fronte a tutte le domande, più numerose del previsto, ha più che raddoppiato le risorse necessarie a far fronte alla copertura dei costi d’avvio, portandole da 2 a oltre 4,6 milioni di euro, utilizzando risorse europee del Programma Fesr 2021-2027.
Il contributo regionale è a fondo perduto fino all’80% delle spese sostenute per l’avvio e la costituzione delle Cer e per gli studi di fattibilità, traguardi da centrare in un anno, e incrementato fino al 90% sulla base delle premialità previste.
Sono diversi i soggetti emiliano-romagnoli che si sono fatti avanti per far nascere comunità di produzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (eolico e solare su tutti), rispondendo al bando della Regione, la prima in Italia ad approvare una legge per il sostegno alle Cer: Comuni e Unioni di Comuni, condomini, centri ricerca, caseifici, cooperative agricole e edili, immobiliari, piccole e medie imprese (Pmi), fino a enti del Terzo settore, opere pie, parrocchie e monasteri.
“Un piano, avviato dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini – spiega la Regione – che disegna un futuro non più caratterizzato da grandi centrali, ma da un impegno comune e diffuso in tutto il territorio affinché l’energia pulita possa essere sempre più di prossimità, autoprodotta e condivisa. Poi, una volta avviate e progettate le Cer, sono previsti altri contributi regionali per sostenere la realizzazione delle infrastrutture necessarie per attivarle. E sarà fondamentale, a quel punto, anche l’emanazione in tempi celeri del provvedimento del Governo che determinerà le modalità di incentivazione tariffaria per l’energia prodotta dalle Comunità”.
“Una risposta straordinaria quella avuta dal bando regionale. Una conferma – affermano il presidente Bonaccini e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla – della giusta direzione intrapresa, che punta in maniera concreta alla sostenibilità e a tenere insieme ambiente e lavoro. Azioni utili e propedeutiche all’incremento sul territorio regionale di impianti da fonte rinnovabile così da ridurre le emissioni di gas a effetto serra, che si traducono in benefici ambientali, incrementando al contempo i benefici sociali in termini di coinvolgimento anche delle fasce più deboli della popolazione, e di contrasto alla povertà energetica”.
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