Stop all’olio combustibile
e carbone al minimo per le centrali elettriche italiane
06 Luglio 2023 05:00
Il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato l’atto col quale emana gli indirizzi a Terna per la rimodulazione della produzione di energia elettrica da carbone, da olio combustibile, da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide.
“Rispetto al precedente atto di indirizzo del 31 marzo 2023, che aveva l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo dei combustibili diversi dal gas al fine di generare un risparmio di questa materia prima strategica, si è ravvisata l’opportunità di rimodulare il piano di massimizzazione del carbone”, spiega il ministero.
Dall’ultima riunione del Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema del gas naturale, infatti, è emerso un rassicurante livello di riempimento degli stoccaggi di gas, una contrazione della domanda elettrica e un incremento della produzione idroelettrica.
Nei fatti, il ministro ha chiesto a Terna di fermare la produzione di energia elettrica derivante da olio combustibile e dalla centrale a carbone di Monfalcone, nonché di ridurre al minimo la produzione di energia dalle altre centrali a carbone, mantenendo invariata quella da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide.
“In poche parole – ha detto il ministro Pichetto Fratin – fermiamo le centrali a olio combustibile e teniamo in moto, al minimo, quelle a carbone, al fine di garantire sempre la sicurezza energetica nazionale. Le politiche di diversificazione messe in atto dal Governo – aggiunge – ci hanno consentito di raggiungere in anticipo l’obiettivo di risparmiare 700 milioni di metri cubi di gas entro il 30 settembre del 2023”.
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