Rispettare l’ambiente senza perdere la magia: Natale sostenibile in sei mosse
18 Dicembre 2023 05:00
Lucine colorate, regali, panettone e CO2.
A Natale nessuno ha voglia di parlare di impatto ambientale e sostenibilità, ma la realtà è che tra l’8 dicembre e il 6 gennaio il nostro Pianeta è costretto a un vero e proprio tour de force.
Tra abeti finti, maglioni con le renne e pranzi infiniti, aumentano del 6% le emissioni di anidride carbonica e sprechiamo il 43% di denaro e il 41% di cibo in più. Sono i calcoli dell’Università di Manchester e dell’Osservatorio Waste Watcher, dai quali emerge un dato in particolare: l’8% di tutto ciò che acquistiamo per familiari e amici finisce, presto o tardi, in discarica, perché inutile o poco gradito.
Per rimettere in pari il bilancio delle feste, senza perderne la magia, aiutando Pianeta e portafogli, si può prendere spunto da questi sei consigli.
Decorazioni e lucine a Led
Lucine colorate e decorazioni luminose, da sole, producono fino a 20mila tonnellate di CO2, aumentando il nostro consumo energetico del 30%. Lo rivela la Sima, la Società italiana di medicina ambientale, che consiglia di sostituire le luminarie più vecchie con catene di luci a Led, certificate Ce. Si possono abbattere i consumi della metà.
Meglio evitare i regali dell’ultimo minuto
Non è necessario organizzarsi settimane prima, ma qualche giorno in più è utile per pensare al regalo giusto ed evitare, appunto, di ritrovarlo in discarica. Una possibile soluzione è quella di condividere wishlist con familiari e amici, riducendo anche il tempo sprecato in spese frenetiche dell’ultimo minuto. Ma se proprio siamo arrivati al 24 dicembre e tutto quello che resta è il classico kit shampoo e bagnoschiuma, acquistiamo prodotti da bagno solidi per risparmiarci almeno gli imballaggi in plastica.
L’usato piace al Pianeta
Oltre a cosmetici solidi, si può optare per le creazioni di artigiani locali, da scovare nei vari mercatini. Un’altra buona idea è regalare cibo, meglio se proveniente da piccole aziende del territorio e a Km0. Alcune offrono la possibilità di buoni regalo da utilizzare nei mesi successivi, altre di adottare alveari o piante da cui poi ricevere miele o frutta di stagione.
Infine, l’usato: un mercato che cresce di anno in anno soprattutto per abbigliamento e oggetti per la casa. Non solo app, si trovano anche negozi dedicati al second hand.
Attenzione anche ai vestiti
Subito dopo i libri, tra i regali più gettonati troviamo sciarpe, guanti e calzini. Se è su questi che ci stiamo orientando, allora attenzione ai materiali: l’Onu ha stimato che il lavaggio di capi sintetici rilascia ogni anno 0,5 milioni di tonnellate di microplastiche nei mari e che la produzione tessile è responsabile del 20% dell’inquinamento dell’acqua a livello globale. Lasciamo da parte poliestere e nylon e puntiamo piuttosto su lana, cotone e lino.
Il dono è anche la confezione
La maggior parte della carta da regalo che utilizziamo è mista a plastica e dovrà quindi essere smaltita nell’indifferenziato. Proviamo a sostituirla con alternative 100% carta, oppure con carta riciclata e carta da pacchi.
Pranzo a Km0 e senza sprechi
Un ultimo consiglio per il pranzo di Natale: prima di fare la spesa, è utile scrivere una lista e calcolare le quantità nel modo più preciso possibile. In Italia siamo piuttosto virtuosi in tema di spreco alimentare e riutilizzo degli avanzi, ma secondo il WWF buttiamo via 27 kg di cibo ogni anno. Infine, acquistiamo per quanto possibile dalle aziende locali, abbattendo le emissioni legate al trasporto e alla produzione intensiva.
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