Superbonus e rincari fanno volare il fotovoltaico: superati 1,5 milioni di impianti

04 Marzo 2024 05:00

Il 2023 può essere catalogato con l’anno del grande rilancio del fotovoltaico in Italia.
In 12 mesi sono stati connessi 373.929 impianti, ovvero il 23% di quelli complessivamente presenti nel nostro Paese.
La nuova potenza installata è pari a 5,23 gigawatt, vale a dire il 111% in più rispetto a quella connessa nell’intero 2022.
Un vero e proprio boom, soprattutto se si considera che dal 2014 al 2021 non si superò mai quota i GW di nuova potenza annua.
La crescita che ha caratterizzato il 2023 è stata trainata principalmente dal settore residenziale (con impianti sotto i 20 kilowatt) e dal settore commerciale e industriale (tra i 20 kilowatt e 1 megawatt), che hanno realizzato rispettivamente il 43% (2,26 GW) e il 35% (1,82 GW) della potenza connessa lo scorso anno , mentre solo il 22% (1,16 GW) è attribuibile al settore utility scale.
Se si considera il paragone con il 2022, l’incremento è stato pari a +83% per il residenziale, +168% per il C&I e +103% per i grandi impianti.
I dati sono frutto dell’elaborazione dell’associazione Italia Solare su dati Gaudì di Terna.

Al 31 dicembre 2023 in Italia risultavano complessivamente connessi 1.594.974 impianti fotovoltaici, per una potenza totale pari a 30,28 GW.
Il 28% (8,56 GW) è imputabile al settore residenziale, il 50% è ascrivibile al settore commerciale e industriale e il restante 22% afferisce al comparto utility-scale.
Durante l’anno passato i principali driver che hanno guidato l’aumento sono stati rispettivamente il meccanismo del Superbonus e l’aumento dei prezzi dell’energia. Quest’ultimo – spiegano gli esperti di Italia Solare – ha avuto un impatto reale solamente a partire da inizio 2023. Infatti, la potenza fotovoltaica attribuibile al settore C&I connessa mensilmente è stata in media di 56 MW durante il 2022, di 120 MW durante la prima metà del 2023 e si è stabilizzata intorno ai 180 MW durante la seconda metà del 2023. Mentre il prezzo unitario medio semestrale durante il 2022 è stato rispettivamente di: 248, 358, 136 e 118 euro/MWh. “L’aumento del prezzo dell’energia – spiega Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare – ha avuto un effetto importante sulle connessioni degli impianti fotovoltaici industriali, in media con uno scarto di 6-9 mesi, dovuto al lasso di tempo che passa tra la richiesta delle offerte e la realizzazione dell’impianto. Un trend, tuttavia, che non ha registrato una battuta di arresto quando i prezzi dell’energia sono tornati a scendere e questo è dovuto al fatto che le imprese hanno ben compreso i vantaggi del fotovoltaico, che permette di assicurare il prezzo dell’energia per almeno 20 anni, mettendo al riparo le aziende da qualsiasi rischio di altre impennate”.

La Lombardia si conferma la locomotiva nazionale per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici. Nel 2023, grazie a 907 megawatt di nuove connessioni, ha varcato la soglia dei 4 gigawatt di potenza connessa cumulata, mentre Veneto (3,16 GW) ed Emilia Romagna (3,03 GW) hanno superato la soglia dei 3 GW di potenza connessa cumulata e stanno raggiungendo la Puglia (3,30 GW).
In termini di numero di impianti è sempre la Lombardia a guidare la classifica: 65.209 nel solo 2023, che portano il totale a 264.199. Boom anche in Veneto (49.402 nuovi, 227mila totali) ed Emilia Romagna (36.486, 162.845 complessivi)
Se si analizza la segmentazione settoriale, si nota che la maggior parte degli impianti sopra i 20 megawatt è localizzata al centro e al sud Italia: è il Lazio ad avere la maggior potenza di impianti utility scale (920 MW), seguito da Puglia (848 MW) e da Sicilia (801 MW). Se invece si considerano gli impianti di taglia commerciale e industriale è la Puglia a registrare la maggior potenza connessa (1.638 MW), subito dietro la Lombardia (1.197 MW) e l’Emilia Romagna (948 MW).

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