La città del futuro sarà sostenibile ed efficiente ispirandosi ai girasoli

24 Aprile 2024 05:00

 

Il progetto della Sunflower City di Valentino Gareri

Per costruire le città del futuro, bisogna ripartire dalla natura. Elaborare modelli urbani sulla base degli ecosistemi esistenti, cogliendo le loro strategie di gestione delle risorse e adattamento al cambiamento climatico. Le stesse sfide che l’essere umano deve affrontare.
È il concetto di Nature-based solutions, un ribaltamento di prospettive promosso, tra gli altri, dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) e dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep).

IL MODELLO GIRASOLE

E tra tutte le strutture, complesse e perfette, che questo Pianeta ci offre, una in particolare sembra aver colpito i ricercatori: il girasole.
La “città-girasole” è un’idea proposta da un team di ricerca della Sharjah University, negli Emirati Arabi, in collaborazione con alcuni atenei iracheni e giordani. Immagina la possibilità di progettare una città del futuro ricalcando la disposizione dei semi del fiore che meglio di tutti sa intercettare e sfruttare l’energia solare.

Le case e i palazzi sarebbero allineati per ottimizzare al massimo l’esposizione ai raggi UV anche nelle zone che rimangono più in ombra. Gli edifici sarebbero costruiti ad alta efficienza energetica e isolati termicamente, con una gestione intelligente dei consumi per minimizzare gli sprechi. Facciate e tetti ricoperti da pannelli fotovoltaici di ultima generazione, a loro volta collegati a reti intelligenti di distribuzione.

Secondo i modelli previsionali pubblicati sulla rivista Renewable Energy Focus, una città pensata in questa forma può aumentare del 12% la capacità di intercettare l’energia solare per i muri esterni e del 4% per quanto riguarda i tetti.
Gli autori dello studio hanno poi simulato questa revisione del piano urbanistico su diverse metropoli del mondo, ottenendo percentuali significative per quanto concerne l’aumento della produzione di energia pulita e l’efficienza energetica in generale.
Funzionare il più possibile con fonti rinnovabili, significa ridurre l’impiego di combustibili fossili e la produzione di emissioni inquinanti

E progettare un centro urbano dando priorità alla natura, vuol dire considerare gli spazi verdi al pari di edifici e infrastrutture. Strade con più alberi, dove il caldo estivo è attenuato, l’aria è più pulita e le persone vivono in un ambiente più sano e piacevole.

IL PROGETTO ITALIANO

Certo, costruire tutto questo sistema dal nulla richiede un investimento ingente e difficilmente riproducibile. Ma nel 2021, l’architetto italiano Valentino Gareri, ha presentato un progetto di Sunflower City più facilmente realizzabile. Si tratta di un villaggio ecosostenibile adatto alle zone meno densamente abitate, collocate in aree rurali.

Di nuovo, gli edifici sarebbero disposti a raggiera, a simulare i petali di un girasole, e al centro si troverebbe un’area verde comune. Le case sarebbero costruite con la stampa 3D, un metodo che garantisce un minor consumo di suolo rispetto a quelli tradizionali. Il tetto fotovoltaico e l’orientamento stesso delle case verrebbe studiato ad hoc per fare incetta di energia pulita, mentre il nucleo del quartiere-girasole potrebbe ospitare un servizio per la comunità, come una scuola o un centro di aggregazione. Un insieme di quartieri simili dà vita alla Sunflower City.

Il rapporto BiodiverCities by 2030 del World Economic Forum è chiaro: dobbiamo trasformare il rapporto delle città con la natura. Anzi, dobbiamo inglobare gli ecosistemi nei nostri centri urbani e riprogettare secondo quello che ci insegnano. Magari partendo da un fiore.

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