Via libera al distributore di idrogeno al Polo logistico: “Ma per ora mancano i tir”

29 Maggio 2024 05:00

Il render della stazione a idrogeno in via Coppalati

Il render della stazione a idrogeno in via Coppalati

La mobilità sostenibile non passa solo dall’elettrico.
Grandi investimenti riguardano l’idrogeno (segnatamente quello verde, ossia ottenuto utilizzando energia da fonti rinnovabili), che consente una mobilità a zero-emissioni.

Sarà proprio questo il “carburante” che sarà erogato dalla stazione di rifornimento da realizzare a Piacenza in un’area di ottomila metri quadrati in via Coppalati, a Le Mose. Alimenterà veicoli pesanti, quelli del polo logistico che proprio a Le Mose sta di casa, a partire dai tir di Logicompany 3 (Lc3), operatore dei trasporti che in via Coppalati ha la sua sede piacentina e che nel progetto della stazione di idrogeno verde è direttamente coinvolto.

La paternità principale è di Edison, che oltre un anno fa ha presentato la proposta di una rete di distributori di idrogeno che ha ottenuto le risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza): 103,5 milioni per 36 stazioni tra cui quella di Piacenza, finanziata con 1,8 milioni.

Logicompany 3 ha stretto con Edison una partnership per dare concretezza al progetto, in primis con la messa a disposizione dell’area di sua proprietà in via Coppalati, di fronte all’attuale distributore di metano.

LA SCELTA DI PIACENZA

Una scelta, quella della stazione nella nostra città, che si spiega per l’alta presenza di operatori logistici e per la posizione strategica dal punto di vista dei collegamenti stradali. La prospettiva virtuosa è di rifornire mezzi pesanti e autobus per trasporto pubblico con l’idrogeno a zero-emissioni, il che significa la sostituzione potenzialmente totale del parco mezzi presente nel polo logistico piacentino, e quindi un importante abbattimento dell’inquinamento atmosferico della zona.

La flotta di mezzi pesanti di Lc3 avrà una corsia preferenziale nel rifornimento, ma la stazione sarà aperta a tutti. L’opera sarà pronta nel corso del 2025.

mancano i mezzi a idrogeno

L’importante però è che parallelamente acceleri la produzione di veicoli a idrogeno: “Ancora non ce ne sono disponibili –  spiega Michele Ambrogi, presidente di Lc3 – con Iveco abbiamo stretto un accordo perché fornisca a noi i primi cinque mezzi a idrogeno, a oggi sono tecnologie molto più costose, parliamo di un costo di due-tre volte, ma fino anche a cinque volte, superiore al diesel. È evidente che un ruolo centrale per il lo sviluppo e il decollo commerciale dell’idrogeno lo avranno gli incentivi che lo Stato riuscirà a mettere in campo”.

Certo il beneficio in termini ambientali è formidabile, rimarca Ambrogi: «L’idrogeno verde permette abbattimenti del 100% di anidride carbonica, riduzioni rispetto al metano fossile, ma anche rispetto al biometano”.

via libera al progetto

Il progetto piacentino ha avuto in questi giorni il via libera del Comune e degli altri enti seduti al tavolo della Conferenza dei servizi, a partire da Arpae. L’insediamento di via Coppalati, si legge nel provvedimento degli uffici comunali, “svolge attività di stazione di rifornimento e produzione di idrogeno verde mediante un singolo elettrolizzatore (hrs) corrispondente all’attività di controlavaggio filtri impianto osmosi/scambio Ionico per un numero annuo di giorni lavorati pari a 365”.

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