In Italia dal vento il 9% dell’energia: “Il futuro arriverà dal Mediterraneo”
15 Giugno 2024 05:00
Nel 2023 in Italia sono stati installati 82 nuovi impianti eolici, per 0,5 Gigawatt di nuova potenza complessiva. Nel 2024 sono stati installati finora 29 impianti, per complessivi 0,2 Gigawatt.
Lo ha reso noto il presidente del Gse (gestore servizi energetici, la società pubblica che si occupa anche degli incentivi alle rinnovabili), Paolo Arrigoni, a un convegno a Roma dell’Anev, l’associazione delle imprese dell’eolico, in occasione della Giornata mondiale del vento che ricorre oggi.
Arrigoni ha spiegato che nel 2023 c’erano in Italia 6.010 impianti eolici, per complessivi 12,36 Gigawatt di potenza installata. L’obiettivo al 2030 è di arrivare 28,1 Gigawatt.
Il presidente del Gse ha poi spiegato che nelle 13 aste che sono state tenute per gli incentivi alle rinnovabili, sono stati messi in graduatoria per gli aiuti 970 impianti eolici, per complessivi 3,385 Gigawatt.
Di questi impianti, la metà è entrata in esercizio. La 14esima asta sarà conclusa il 28 giugno e la 15esima sarà aperta ai primi di luglio. Arrigoni ha ricordato anche che il decreto Fer2 di incentivi alle rinnovabili innovative prevede aiuti per 3,8 Gigawatt di eolico offshore.
l’eolico in italia
L’eolico in Italia nel 2023 aveva una potenza installata di 12,3 Gigawatt e copriva il 9% della produzione elettrica (era il 7% nel 2022) e il 7% dei consumi, come rivelato da uno studio di Nomisma Energia.
Il piano nazionale dell’energia, il Pniec, prevede al 2030 26 Gw di eolico a terra e 2,1 di eolico offshore. Il potenziale teorico del paese però è di 65 Gw di eolico a terra e di 237 a mare. Nel 2023 il vento ha generato il 19% dell’elettricità prodotta nella Ue (era il 15% nel 2022). La potenza eolica installata l’anno scorso arrivava a 274 Gw.
Per raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal della Ue (42,5% di rinnovabili sul consumo complessivo al 2030), bisogna arrivare a 420 – 510 Gw di eolico installato al 2030, ovvero 25 Gw aggiuntivi all’anno. Questo richiederà investimenti per 600 miliardi di euro in tutta Europa.
ENERGIA DAL VENTO: MAR MEDITERRANEO STRATEGICO
“Dal Mar Mediterraneo arriverà l’energia rinnovabile del futuro”.
Lo afferma Fulvio Mamone Capria, presidente di Aero, l’associazione delle energie rinnovabili offshore. “Grazie ai progetti di eolico offshore e di solare galleggiante – aggiunge – concorreremo a fare dell’Italia un Paese che persegue con decisione gli obiettivi climatici europei” e sarà l’occasione per “una vera e propria trasformazione industriale del Paese”.
Il presidente di Aero si dice certo che l’eolico offshore “sarà una parte del motore di crescita sostenibile del nostro Paese e che la politica saprà cogliere questa opportunità con una profonda riflessione. Le ambizioni europee di produzione di energia eolica offshore puntano ad obiettivi straordinari: 340 Gw al 2050. L’Italia, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo – rileva Mamone Capria – deve proporsi come modello per un hub internazionale di produzione di tecnologie innovative, come quella dei grandi galleggianti che sosterranno gli aerogeneratori di potenze superiori, e potrà con i suoi progetti offrire una produzione di rinnovabili offshore già di 8 Gw al 2030. Il raggiungimento di questo obiettivo si otterrà solo se nascerà un vero e concreto coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nei procedimenti autorizzativi e se la filiera portuale, siderurgica, tecnico ingegneristica verrà rapidamente consolidata per dare supporto ai progetti portati avanti da imprese che hanno già dimostrato la loro serietà e concretezza con ingenti investimenti”, conclude.
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