Sovrappopolamento e “fame” di terra: la risposta arriva da queste isole galleggianti
22 Giugno 2024 05:00
Combattere la “fame di terra” attraverso la creazione di isole artificiali e autosufficienti.
È il progetto europeo denominato Famos e coordinato da Lorenzo Cappietti, docente del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale (Dicea) dell’università di Firenze, a cui partecipano anche University of Adger (Norvegia), Jagiellonian University (Polonia) e University of Cyprus (Cipro).
Il progetto parte dal presupposto che i mari svolgano un ruolo cruciale per sopperire al bisogno di spazio generato da sovrappopolamento e conseguente carenza di terre abitabili.
Famos propone e sviluppa i concetti innovativi di isole galleggianti modulari per siti marittimi offshore, in acque relativamente profonde e completamente esposti all’azione dei moti ondosi.
Si svolgerà principalmente in Grecia, Italia, Polonia e Norvegia, così da esplorare l’Unione europea dai confini meridionali a quelli settentrionali.
come creare aree marine offshore
“Il passo in avanti che il progetto intende compiere – spiega Cappietti – è realizzare una tecnologia che permetta lo sfruttamento di aree marine lontane dalla costa in alti fondali, completamente esposte a moti ondosi potenzialmente devastanti. Famos intende contribuire a questa priorità sviluppando una nuova proposta tecnica per realizzare aree marine offshore multiuso. Dal nostro punto di vista, in questa prospettiva emergono due domande cruciali: l’umanità è pronta a vivere sulla superficie dell’oceano per far fronte alla mancanza di risorse utilizzabili? Come possiamo creare spazi offshore multiuso sostenibili, affidabili e socialmente accettabili?”.
L’ipotesi tecnica principale di Famos si fonda su mega strutture galleggianti: appare più sostenibile, rispetto all’utilizzo di strutture appoggiate sul fondo, sia in termini ambientali che economici soprattutto nel caso dell’esplorazione di aree marine lontane da costa e in alti fondali.
Per far fronte alla produzione idrica, energetica e alimentare e alla necessità di spazio per attività sociali e produttive, alcune isole saranno ‘specializzate’ in determinati compiti. Famos ha una durata di 36 mesi e un budget di 1,2 milioni di euro.
Fa parte della Sustainable blue economy partnership, partenariato internazionale istituito dalla Commissione europea: coordinato da Italia e Norvegia, è dedicato alla tutela di oceani, biodiversità e risorse ambientali marine, per conciliare ecologia e sviluppo.
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