Calcio dilettanti: società di Seconda e Terza sul piede di guerra. Figc nel mirino
04 Marzo 2014 19:22
Ci risiamo. Il maltempo mette i bastoni tra le ruote del calcio dilettanti e per il Comitato provinciale della Figc è nuovamente tempo di critiche che giungono con puntualità quasi scientifica. La gestione dell’emergenza di domenica scorsa, quando la pioggia ha messo fuori uso i campi di mezza provincia, non sarebbe stata all’altezza secondo la dirigenza della gran parte delle squadre di Seconda e Terza Categoria: perché non fermare tutto quanto nel giorno precedente le gare? Questo l’interrogativo che tanti presidenti e calciatori si sono posti dopo una giornata durante la quale tutti quanti gli addetti ai lavori, si sono messi in strada per raggiungere il campo gara già sapendo quale sarebbe stato il destino che li avrebbe attesi: nessun rimbalzo del pallone e arbitro costretto a decretare il più annunciato dei “rompete le righe”.
“Le circostanze ci hanno impedito di poter imporre lo stop – ha detto oggi ai nostri microfoni il presidente Mario Montermini Bolla – che, bene ricordarlo, sarebbe arrivato in deroga alle norme federali. Viste le condizioni meteo del sabato mattina abbiamo scelto questa linea, dopodichè, la domenica mattina non sarebbe stato possibile avvertire gli arbitri e fermare tutto quanto il carrozzone”.
Spiegazioni che non hanno convinto le società di Seconda e Terza Categoria che si troveranno in una riunione plenaria indetta dagli stessi dirigenti alla quale anche il numero uno è stato invitato, ma alla quale non prenderà parte il numero uno di via Poggi: “Ho saputo della riunione, ma alla luce dei toni pesantissimi utilizzati lunedì da alcuni dirigenti nei confronti dei miei collaboratori, non ritengo ci siano i presupposti per un confronto costruttivo”.
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