Sporting-Caorso, arbitro minacciato, si rigioca. Dirigente squalificato 5 mesi
19 Novembre 2014 18:22
Ancora una brutta pagina per il calcio dilettantistico piacentino: Sporting Fiorenzuola-Caorso del 9 novembre scorso, valevole per il girone B di Seconda Categoria, dovrà essere ripetuta. La gara venne “proseguita pro-forma”, come si legge sul comunicato diramato dalla Federazione, in quanto, sempre secondo quanto riportato dagli atti, dal 23esimo del secondo tempo, “l’arbitro veniva fatto oggetto di minacce e insulti”. In buona sostanza, la concessione di un calcio di rigore avrebbe causato pesanti proteste nei confronti della giacchetta nera “ponendolo in un clima intimidatorio da cui derivava la decisione di sospendere il match e proseguirla pro-forma non sentendosi più in grado di dirigerla in serenità per timore della propria incolumità fisica”.
A farne le spese è il presidente del Caorso, Marco Amici, per il quale scatta l’inibizione a ricoprire incarichi fino al prossimo 26 aprile 2015: il numero uno della società sarebbe entrato in campo e avrebbe “strattonato l’arbitro rivolgendo parole offensive e minacciose, promettendo anche male fisico estremo”. Tre giocatori del Caorso, Montini, Di Pino e Soresi, se la caveranno con due giornate di squalifica ciascuno.
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