Inter-Celtic: Gualazzini “convocato” in tribuna per il ritorno di Europa League

25 Febbraio 2015 07:44

gualazzini gabriele

Correva l’anno 1967 quando il piacentino, allora 19enne, Gabriele Gualazzini, venne convocato da mister Helenio Herrera per la finale di Coppa Campioni tra Inter e Celtic Glasgow a Lisbona. Finì male per i neroazzurri e terminò il periodo d’oro del Mago che in seguito passò alla leggenda. La società non dimentica chi, anche solo per poco tempo, ha vestito i colori “del cielo e della notte”. Il gruppo Inter Forever ha “convocato” il piacentino Gabriele Gaualazzini per la gara di ritorno in Europa League tra Inter e Celtic in programma domani sera a San Siro, all’andata finì 3-3. Il piacentino sarà in tribuna insieme agli ex giocatori che hanno fatto la storia dei colori neroazzurri. Gualazzini arrivò all’Inter nel 1964 dalle giovanili del Codogno e rimase tre anni poi venne ceduto in prestito ad altre società come Modena, Cesena e Piacenza. In seguito, alla carriera calcistica preferì gli studi. E’ noto anche per la militanza politica e per essere stato presidente del consiglio provinciale.

Il cassetto dei ricordi si apre. “Fu un’emozione incredibile essere aggregato alla prima squadra per la finale di coppa Campioni – ricorda Gualazzini – rimasi in tribuna con tutti gli altri perché, al tempo, in panchina andava soltanto il portiere di riserva che entrava solo se il titolare si faceva male”.
Sul ricordo più bello in assoluto dell’esperienza milanese, Gualazzini ha le idee chiare: “Nel 1967 ero in panchina ed Herrera mi disse di alzarmi perché dovevo sostituire Luisito Suarez, il giocatore che i cento giornalisti più influenti hanno considerato il più grande giocatore spagnolo del secolo scorso”.
I giocatori migliori dell’Inter per l’ex neroazzurro restano proprio Suarez e Facchetti. Mentre il calcio italiano vive una fase di declino sulla qualità del gioco, un vantaggio c’è: oggi le tv consentono di vedere le partite dei campionati esteri. “Nel calcio inglese – commenta l’ex neroazzurro – è avvincente anche una gara di mezza classifica. E poi amo da sempre il gioco del Barcellona. In Italia certe cose non si vedono più”.

gualazzini

 

 

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