Serve un Pro turbo Diesel anche in attacco. Arriva il Bassano di Rosso
27 Novembre 2015 19:10
Non c’è alcun mal di Garilli come potrebbe far pensare il dato che recita zero vittorie interne per il Pro Piacenza. Così la pensa William Viali che però, domani dalle 14, spera di spezzare un incantesimo che dura ormai da sei mesi: con il Bassano, la formazione del presidente Stefano Rosso, figlio del patron della Diesel, multinazionale dell’abbigliamento, si profila un match ad altissimo coefficiente di difficoltà.
“Sarà una gara molto diversa rispetto al match di sabato scorso – ha detto oggi Viali -: non troveremo un avversario chiuso dietro, ma dovremo comunque essere bravi ad aumentare la velocità del nostro “giro-palla”.
Il Pro arriva all’appuntamento forte di un pareggio, lo 0-0 interno con l’Albino Leffe, che ha fatto storcere il naso agli esteti, ma che proietta i rossoneri sopra la linea di galleggiamento.
“Mi piace sottolineare l’equilibrio tattico raggiunto dalla squadra: siamo sulla buona strada” ha detto ancora il tecnico.
Secondo forfait consecutivo per Ruffini: il giovane difensore esterno sta smaltendo un fastidioso infortunio di natura muscolare, mentre l’ambiente è rimasto in apprensione per tutta la settimana a causa degli acciacchi dei due attaccanti, Alessandro e Cristofoli; saranno entrambi in campo dal primo minuto. Toccherà a loro cercare di invertire la tendenza e incrementare i numeri di un reparto, quello offensivo, che recita soltanto otto gol in dodici giornate.
Un gol subito nelle ultime cinque giornate: questo il dato che ha ridato sorriso e tranquillità a mister Viali che, proprio da questa ritrovata solidità difensiva, proverà a ripartire domenica con la formazione di mister Sottili. I veneti accusano un ritardo di tre punti nei confronti della battistrada Cittadella: giallorossi che non nascondono ambizioni di promozione, dopo lo sfortunatissimo epilogo ai play off della scorsa stagione che impedì ai giallorossi il grande salto. L’ex interista Germinale l’uomo più temuto in una giornata che, sia in testa che in coda, sarà contraddistinta da numerosi scontri diretti. Il problema, come dice Viali, non esiste, ma vincere al Garilli potrebbe risolvere non solo un tabu, ma anche allontanare in maniera consistente le zone calde della graduatoria.
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