Stefano Gatti sei mesi senza stadio. La replica: “Sono incredulo”
27 Giugno 2018 14:51
Tremenda batosta per il presidente onorario del Piacenza Calcio Stefano Gatti: il tribunale federale – sezione Disciplinare – ha infatti inflitto al numero uno biancorosso il divieto di accesso agli impianti sportivi in cui si svolgono manifestazioni sportive nell’ambito Figc per sei mesi.
Non è finita: allo stesso Gatti è stata comminata una multa di 1.500 euro, mentre alla società di 4mila. Tale decisione è stata assunta in seguito ai disordini verificatisi sulla tribuna dello stadio Bertocchi lo scorso 7 ottobre in occasione della partita tra Piacenza e Renate, valida per il campionato Berretti.
Stando alla denuncia sporta dalla società lombarda, “il genitore di un calciatore della società Renate era rimasto vittima di atti di violenza da parte di due sostenitori della società Piacenza, i quali, nell’occasione, erano stati chiamati e spalleggiati dal presidente onorario della società Piacenza, Stefano Gatti”. Non è finita, perché sempre stando a quanto riportato negli atti, “uno dei due sostenitori colpiva con due schiaffi al volto un sostenitore della società Renate e, insieme all’altro, si tratteneva all’interno dell’impianto sportivo, proferendo espressioni minacciose contro i sostenitori ospiti; successivamente i due abbandonavano l’impianto prima dell’intervento delle forze dell’ordine, così imitando il Gatti, che aveva fatto lo stesso poco prima”.
Il Piacenza ha presentato al tribunale le proprie memorie difensive, sostenendo che Gatti “non aveva tenuto il comportamento che gli era stato addebitato, essendosi egli limitato a polemizzare con i sostenitori della Renate in occasione dell’infortunio di un calciatore ospite, per il quale, peraltro, si era lui stesso adoperato, avendo chiamato l’ambulanza”; ha aggiunto di “non conoscere le due persone che avrebbero insultato e minacciato i sostenitori della Renate; ha stigmatizzato l’operato della Procura Federale, che nel corso della istruttoria non aveva convocato per essere sentite persone a conoscenza dei fatti che egli aveva indicato all’organo inquirente”.
Difesa che non ha però convinto il tribunale, che ha invece optato per la condanna del dirigente piacentino e della società. Sentito telefonicamente, Stefano Gatti si è detto “estremamente sorpreso e incredulo” di fronte a tale sentenza. “Sono molto addolorato per una sentenza che ha dell’incredibile – ha detto lo stesso presidente – non mi sono mai permesso di fare ciò che mi viene addebitato. Ora non posso che attendere il secondo grado di giudizio: abbiamo già fornito il mandato al nostro legale e sono certo che emergerà la realtà di quanto accaduto”.
Il Piacenza, preso atto della sanzione inflitta al proprio presidente onorario, ha subito comunicato di aver dato mandato all’avvocato Cesare Di Cintio affinché proceda con l’impugnazione della decisione emessa dal Tribunale Federale Nazionale, per dimostrare l’estraneità del dirigente biancorosso da tutti gli addebiti.
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