La maggioranza dei giocatori conferma la messa in mora
15 Novembre 2018 12:35
E’ ufficialmente partito il countdown che svelerà il futuro del Pro Piacenza. La messa in mora del club, voluta da staff tecnico, giocatori e dipendenti, è infatti ancora attiva e i termini scadranno alla mezzanotte di oggi: oltre questa data i giocatori potranno decidere autonomamente di svincolarsi, non prima però di essersi rivolti ad un Collegio Arbitrale e di aver vinto una eventuale causa contro la società. Stando a quanto riferito in mattinata dall’avvocato Francesco Macrì, rappresentante dell’Assocalciatori, al momento pare che la maggioranza dei tesserati voglia proseguire la vertenza. Le prossime ore, in questo senso, si riveleranno decisive.
La società, attraverso le parole di Massimo Londrosi, si dice nel frattempo tranquilla. In mattinata, infatti, il direttore generale ha ribadito come (dopo il pagamento degli emolumenti di luglio e agosto avvenuto nei giorni scorsi) entro la data del 16 dicembre, termine ultimo fissato nei confronti delle società di serie C, anche gli stipendi di settembre e ottobre verranno regolarmente pagati.
Rimane però una situazione oltremodo incerta visto che, oltre ai ben noti problemi societari, la cacciata di mister Giannichedda qualche ora dopo la sconfitta nel derby, con il conseguente arrivo di Riccardo Maspero, hanno increspato ulteriormente le acque dove naviga la squadra, ora a ridosso della zona playout. A Maspero il difficile compito di guidare la squadra in questo momento a dir poco delicato, che vedrà i rossoneri, reduci da quattro sconfitte consecutive, affrontare domenica al Garilli la Pro Patria. Nel frattempo continua l’operazione di sfoltimento della rosa: dopo l’addio nei giorni scorsi al difensore Andrea Avella, in mattinata anche Adriano Esposito ha lasciato la sede rossonera. Stessa sorte toccherà al centrocampista Vincenzo Garofalo.
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