Pannella, mossa disperata: radunati i giovani per evitare la radiazione
04 Gennaio 2019 11:08
Mentre il Piacenza Calcio è alle prese con le trattative di mercato, con il giovane difensore dello Spezia Matteo Bachini vicinissimo all’approdo in biancorosso, in casa Pro Piacenza si cerca in tutti i modi di evitare la fine anticipata del campionato. E’ una mossa disperata a tutti gli effetti quella operata nella giornata di ieri dal presidente rossonero Maurizio Pannella, che pare non avere alcuna intenzione di rassegnarsi al naufragio del progetto rossonero. Il massimo dirigente, infatti, rimasto praticamente solo dopo che dirigenti e giocatori hanno abbandonato la nave a causa del mancato pagamento degli stipendi, è tornato a far sentire la propria voce nella deserta sede di via De Longe convocando una riunione con i ragazzi della Berretti e tenendo poi a rapporto i tecnici del settore giovanile rimasti.
Pannella confida infatti di evitare la radiazione, che scatterebbe automaticamente se alla ripresa del campionato il Pro non si presentasse in campo contro l’Alessandria, puntando su una formazione composta in larga parte proprio dai giovani della Berretti, con l’aggiunta di qualche pedina della prima squadra disposta a concedergli ulteriore credito. Nel frattempo, il numero uno rossonero avrebbe già affidato a più di un procuratore il compito di sondare giocatori con cui riorganizzare le file della squadra di Maspero, da cui a breve si libereranno gli undici tesserati che hanno perseguito la prima messa in mora. Un compito a dire il vero tutt’altro che facile visto e considerato che, oltre alla drammatica posizione di classifica, il Pro verrà presto colpito da ulteriori punti di penalizzazione, figli delle varie inadempienze prodotte dalla gestione Pannella. Il tutto in attesa di capire in che stadio potrà eventualmente giocare questa squadra sempre più sull’orlo del baratro. Nel frattempo il 21 gennaio prossimo il presidente, in qualità di amministratore unico rossonero, sarà chiamato al tribunale di Piacenza da un primo fornitore insoddisfatto, che ha ottenuto un decreto ingiuntivo.
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